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Situata all’estremo margine sudorientale delle Prealpi Carniche, la Riserva Naturale del Lago di Cornino è stata istituita nel 1994. Ha una superficie di 487 ettari ed è compresa nei territori dei comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis, occupano buona parte dell’alveo del fiume Tagliamento, tra l’abitato di Peonis e il ponte in prossimità di Cornino. Include prati e coltivi, l’ampio anfiteatro roccioso sopra Somp Cornino, il lago Cornino. È caratterizzata da un’alta diversità ambientale e da importanti valori naturalistici, con specie animali e vegetali presenti spesso al limite del loro areale di distribuzione. La morfologia carsica conferisce alla zona un aspetto aspro e selvaggio, con pareti rocciose calcaree, conoidi detritici e frane che raggiungono il greto del Tagliamento, soprannominato il “re dei fiumi alpini”.

Il Lago di Cornino è un piccolo specchio d’acqua che ha avuto origine durante il ritiro dei ghiacci avvenuto circa 10mila anni fa, in seguito a una delle frane che hanno colpito la zona.  Le sue acque sono limpidissime e caratterizzate dalla presenza di solfato di calcio. Lungo 140 metri e profondo 8 metri, non ha immissari né emissari, ma la circolazione idrica sotterranea permette comunque un rapido ricambio delle acque. Da qui la sua particolare trasparenza e le limitate variazioni di temperatura (che generalmente oscillano tra i 9-11 °C) nel corso dell’anno. Povero di sostanze nutritive, è popolato sul fondo da alghe verdi, in fitte praterie subacquee, mentre le rocce sono colonizzate da alghe azzurre. A causa della scarsità di nutrienti presenti e della bassa temperatura delle sue acque, la fauna ittica presente è scarsa, ma vi vive il gambero di fiume.

Flora. È caratterizzata specie termofile (cioè legate agli ambienti caldi),  favorite dalle particolari condizioni climatiche, con ampio sviluppo della vegetazione xerofila (amante degli ambienti aridi) delle rocce e dei ghiaioni, tra cui leccio (Quercus ilex) nelle zone rocciose, specie erbacee e arbustiva e boscaglie ripariali su terreni alluvionali, tra cui spicca l’olivello spinoso (Hippophae rhamnoides); coltivi, prati e boscaglie ripariali; prati e pascoli dei dintorni del lago; boscaglie termofile; la vegetazione del lago (alghe verdi e azzurre); una vegetazione dei ghiaioni e delle falde detritiche; prati aridi submontani,

Fauna. È molto ricca e diversificata: comprende numerosi rettili come la vipera del corno, l’orbettino, il biacco e il saettone, limitate popolazioni di anfibi (tra cui la salamandra pezzata, il rospo comune e il rospo smeraldino), molti invertebrati e uccelli di pianura e di zone umide come aironi, anatre, gabbiani e limicoli, ma anche la tottavilla e l’ortolano.  Nelle zone boscose interrotte da piccoli prati falciati, si incontrano merlo, capinera, cinciallegra, cinciarella, fringuello, usignolo, ghiandaia, picchio rosso maggiore, picchio verde, zigolo muciatto e luì bianco. Sulle rupi calcaree vivono corvi imperiali cornacchie grigie, gufi reali, il nibbio bruno,  la poiana, il gheppio, l’aquila reale e lo sparviere; specie rare come il nibbio reale, il capovaccaio, l’avvoltoio monaco, il grifone (Gyps fulvus), un avvoltoio per il quale negli anni Ottanta è stato avviato un progetto di conservazone che ha portato alla creazione di una colonia nidificante. Tra tra gli uccelli notturni, vi sono l’allocco e la civetta. Grazie alla presenza del fiume e dei rilievi prealpini, la Riserva si trova su una importante rotta migratoria: in primavera e autunno si osservono  il biancone, il falco pecchiaiolo, l’astore il falco di palude, l’albanella reale e minore, il falco pescatore, il falco cuculo e lo smeriglio.

Tra i mammiferi, vivono qui il toporagno alpino, il  riccio, il ghiro, il moscardino, lo scoiattolo, la volpe, il tasso e la faina. Tra gli ungulati la specie più diffusa è il capriolo.

(foto del Lago di Cornino di Maurizio Bruni)

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