Castagno di Bedognolo
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Castanea sativa (Fagaceae)
Lungo la mulattiera che collega Ravoledo a Fusino si incontra quella che a prima vista sembra una semplice roccia, avvicinandosi però si scopre che in realtà si tratta dell’albero monumentale con il tronco più grosso di tutta la provincia di Sondrio, un castagno la cui circonferenza raggiunge i 12 m.
Si nota subito guardando questo incredibile albero come le sue condizioni fitosanitarie siano critiche, una nevicata troppo violenta potrebbe facilmente segnarne il destino, ma per ora il grande albero continua a resistere e a vegetare ogni anno.
Il tronco presenta un enorme cavità alla base, cavità che si è accresciuta a causa dal fuoco appiccato chissà quanto tempo prima nel tentativo di abbatterla.
L’esemplare è inserito nel censimento provinciale per il suo portamento, la sua forma e il valore storico e paesaggistico.
Come raggiungerlo:
Percorrendo la mulattiera che da Ravoledo arriva a Fusino
Scheda botanica del castagno:
Il castagno comune è ampiamente diffuso in tutta l’Europa meridionale, il suo areale è stato influenzato dall’attività dell’uomo che fin dai secoli scorsi ha iniziato a coltivarlo per i suoi frutti nutrienti.
La specie è moderatamente eliofila e patisce le gelate tardive. Vegeta bene in presenza di un clima suboceanico, rifugge invece la continentalità.
Predilige terreni sciolti, freschi, ricchi di nutrienti quali potassio e fosforo, a reazione acida o subacida.
Il castagno cresce tra i 200 e gli 800 m di quota sulle alpi, mente tende a spingersi a quote più elevate, 1000-1300 m, sugli appennini meridionali.
La specie è coltivata principalmente per i suoi frutti ma dalla sua corteccia si ricava il tannino utilizzato per la concia delle pelli e inoltre il suo legno è apprezzato come legna da ardere.
FOTO: http://www.paesidivaltellina.it/natura/index1.htm
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