Lou merze gros “Il larice grosso”
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Larix decidua (Pinaceae)
Questo maestoso larice cresce solitario a 1980 m di quota nel Vallone del Piz.
Non essendo vicino a centri abitati, a dimore o a luoghi di culto si possiedono pochissime informazioni sulla storia di quest’albero. L’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA) gli attribuisce circa 650 anni, una circonferenza del tronco di 6.6 m e un’altezza di 23 m.
L’esemplare è considerato probabilmente l’albero più longevo del Piemonte.
Questo larice monumentale è formato da un tronco policormico che a circa 3 metri di altezza si divide in 3 branche principali, le grosse e potenti radici permettono di ancora la pianta al terreno garantendone la stabilità.
Le condizioni fitosanitarie dell’esemplare sono discrete in quanto presenta diverse carie del legno, a causa di rotture passate. Qualche anno fa i tecnici dell’IPLA hanno effettuato delle potature di rimonda e la rimozione dei tessuti degenerati.
Sul tronco è presenta una targa in pietra, inchiodata nel 1936 da alpini del Battaglione Dronero.
Come raggiungerlo:
Dal comune di Pietraporzio (CN) si percorre la carraia malandata che, attraversando il Pian della Regina, porta al Rifugio Zanotti. Il grande larice si trova proprio lungo questa strada sul lato a monte.
Scheda botanica del larice comune:
Il larice è una specie tipica dell’ambiente montano e submontano, ma la sua distribuzione può andare dagli 0 ai 2400 m di quota.
E’ in grado di formare boschi puri (lariceti) o misti, di solito con l’abete rosso. A volte può crescere isolato oltre il limite del bosco su ghiaioni o in luoghi rocciosi.
Si adatta a vivere su qualsiasi tipo di terreno purché ben drenato. La specie è eliofila, quindi richiede ambienti con molta luce per poter crescere.
La corteccia, come altre parti della pianta, sono conosciute sin dal passato per i loro usi curativi. Dalla resina viene estratta una sostanza detta trementina utilizzata come base nella produzione di vernici e solventi.
Il suo legno si presenta duro, resistente, impermeabile all’acqua e inattaccabile dagli insetti per queste ragioni è usato oggi, come un tempo, per le costruzioni sia edili che navali.
Il legno di larice è inoltre apprezzato per lavori di ebanisteria data la sua caratteristica e stupenda venatura rossastra.
FOTO: http://www.alpidicuneo.it/2017/outdoor/quel-larice-monumentale-pietraporzio
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12010 Pietraporzio(CN)