La Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri (Orobie)
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Sorge ai piedi del Monte Arera, nel Parco delle Orobie Bergamasche, questa sontuosa opera d’arte ambientale, ideata da Giuliano Mauri ma realizzata dalla famiglia dopo la sua morte, nel 2010: un’imponente Cattedrale Vegetale, formata da cinque navate, 42 colonne, 1.800 pali di abete per la struttura, 600 rami di castagno, 6 mila metri di rami di nocciolo e e 42 piante di faggio,il tutto unito da legno flessibile, picchetti e chiodi, secondo l’antica arte dell’intreccio. I giovani faggi, crescendo, andranno a sostituitre la struttura lignea.
Giuliano Mauri e le sue Cattedrali Vegetali
Soprannominato “Il tessitore del bosco”, Giuliano Mauri (1938-2009), è il primo Artista italiano che entra a far parte del movimento internazionale ART IN NATURE: costruisce architetture vegetali, con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi, attento a lasciare i segni minimi, essenziali, lievi, volti a creare un reciproco completamento tra arte e natura. Le sue opere, costruite solo con materiale naturale, vivono e seguono il naturale ciclo di vita, senza modificare il paesaggio, ma entrandovi in intimo rapporto: per questo motivo non può essere associato alla Land Art.
La prima idea di Cattedrale Vegetale venne a Giuliani Mauri negli anni Ottanta, con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi. Nel 2001 riuscì a costruirla ad Arte Sella (Borgo Valsugana, Trento); la seconda, iniziata dall’artista e portata a termine dalla famiglia di Mauri nel 2009, è situata nel Parco delle Orobie (Bergamo), in un contesto ambientale più isolato; infine la terza si trova lungo l’Adda, vicino a Lodi.
L’opera dell’artista è oggi seguita dalla Fondazione Giuliano Mauri.
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