Giardino Pubblico Vittorio Emanuele II

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Il Giardino Pubblico Vittorio Emanuele II si trova a Caltagirone (CT). Venne realizzato nella seconda metà dell’Ottocento come ornamento della Villa Real Principessa Maria delle Grazie Pia, fatta costruire per dare lavoro alle classi disagiate dal Sovraintendete Amilcare Corradi, a partire dal 1846. Il giardino fu progettato da Luigi Spagna nel 1847 e ingrandito da Michele Fragapane tra il 1849 e il 1850, con un successivo intervento nel 1851 da parte di Giovan Battista Filippo Basile per rimediare ad alcune disformità progettuali. Basile rimodulò il progetto esistente ispirandosi ai giardini informali inglesi.

Oggi il giardino, che si estende per 66 ettari, diventato nel corso del tempo di proprietà del comune e aperto al pubblico, è formato da tre parti su altrettanti livelli: alla base, un parterre a disegno geometrico; poi il pendio boscato, attraversato da sentieri sinuosi che conducono an piazzale superiore e a un palchetto della musica decorato con piastrelle variopinte; infine, una grande terrazza alberata, con balaustra in cotto, decorata da motivi floreali, realizzata nei primi del Novecento. L’ingresso sul lato nord-occidentale, rivolto alla città, è stato ideato da Saverio Fragapane, negli anni ’30, in stile Modernista.
Nel giardino crescono circa 130 specie di piante, perlopiù arboree.

Fra queste, gruppi cipressi (Cupressus sempervirens, Cupressus arizonica), pini d’Aleppo e domestica (Pinus halepensis, Pinus pinea), frassini (Fraxinus oxycarpa) e lecci (Quercus ilex).

Un Pinus halepensis, di forma particolare, con i suoi 27 metri circa, è l’albero più alto del giardino.
I filari, lungo i sentieri, sono costituiti da alberi di Cupressus sempervirens e C. arizonica, Pinus pinea, P. halepensis, P. roxburghii, Quercus ilex, Sophora japonica, Tilia platyphyllos. I filari sono, normalmente, costituiti dalla medesima specie e, più raramente, da più di una; talora sono composti da due specie differenti a fronte, con esiti particolari prodotti dalle diverse forme e dal colore del fogliame

Le siepi informali sono costituite principalmente da Viburnum tinus, Pittosporum tobira e Ligustrum lucidum miste a Asparagus sprengerii, Platycladus orientalis, Pistacia lentiscus, Syrynga vulgaris, piraea x vanhouttei, Myoporum insulare, Cestrum parqui, Euonymus japonicus var. microphyllus, Lantana camara, Plumbago capensis; quelle formali sono formate da Buxus sempervirens, Buxus microphylla e Laurus nobilis.

Numerose le palme (Arecaceae), fra cui Phoenix canariensis, Washingtonia robusta, Chamaerops humilis, Brahea spp. e un esemplare di Butia eriospatha.

Vi sono poi alcune araucarie, fra cui esemplari di Araucaria heterophylla e, inoltre, Nolina recurvata, N. longifolia, Magnolia grandiflora, Jacaranda mimosifolia, Quercus suber, Q. pubescens, Melaleuca bracteata, Citrus myrtifolia, Murraya exotica, Ceratonia siliqua, nonchè poche specie esotiche naturalizzate appartenenti soprattutto ai generi Ficus, Jacaranda, Erythrina, Dracaena, Melia, Chorisia e Hibiscus.

Lo stato di manutenzione è buono, ma alcuni alberi mostrano segni di sofferenza, marciumi radicali e del colletto.

Fonte foto: www.giardinisiciliani.it

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Contatti

Via Giardino Vittorio Emanuele, 11 - Caltagirone (CT),(CT)

+39 0933 41363, numero verde 800011541

Altre info

ingresso gratuito

sempre aperto

dalle 8 al tramonto

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