Giardino botanico Maria Ansaldi di Pania di Corfino

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Nato nel 1984 per iniziativa della Comunità Montana della Garfagnana, il Giardino botanico Maria Ansaldi di Pania di Corfino ha prevalentemente finalità educative, scientifiche, didattiche e raccoglie, tutela e conserva la flora autoctona dell’Alto Appennino Lucchese, con un’attenzione alle specie rare e in via di estinzione. Il Giardino, che ricade nella parte più meridionale del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, si trova a poca distanza dal Centro Visitatori della Riserva Naturale dell’Orecchiella, su un versante della Pania di Corfino, imponente massiccio calcareo nell’alta valle del Serchio.

Nel 2014 viene intestato a Maria Ansaldi, botanica dell’Università di Pisa e curatrice scientifica del Giardino Botanico, scomparsa prematuramente l’anno precedente, come riconoscimento a questa ricercatrice e amante della natura che aveva dedicato gran parte dei suoi studi alla conoscenza della flora dell’Appennino lucchese e delle Alpi Apuane. Attualmente il Giardino collabora con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e l’Associazione Aquilegia Natura e Paesaggio Apuano ONLUS per il reclutamento delle guide botaniche (studenti, laureandi e laureati che provengono principalmente dai tre Atenei  toscani); la collaborazione prevede anche la  possibilità di sostenere esami, tirocini e tesi presso il Giardino Botanico e, seguendo un criterio corologico, la corretta gestione delle specie presenti nei diversi settori. È inoltre attiva una collaborazione con la Banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Pisa che ha, tra gli altri, lo scopo di garantire la conservazione ex situ della flora regionale inserita in elenchi di priorità di conservazione. Con la recente riapertura del Rifugio Isera Orecchiella, di proprietà dell’Unione Comuni Garfagnana, è inoltre partita una proficua collaborazione con la creazione di eventi combinati Rifugio – Giardino sia a tema culinario che a tema divulgativo botanico-faunistico.

IL GIARDINO.  Si trova alla quota di 1370 metri sul livello del mare, in una radura al di sopra la faggeta, sovrastato dai macereti  e dai pinnacoli rocciosi della Pania di Corfino e si estende su una superficie di poco meno di un ettaro. La visita è facilitata dalla suddivisione del Giardino in settori: flora dei boschi, dei pascoli, delle brughiere, delle torbiere, dei macereti e delle rupi; i settori riproducono diverse situazioni ambientali che caratterizzano il territorio della Garfagnana e dell’Appennino. La visita del Giardino acquisisce così il significato di una breve escursione naturalistica. Nella parte più bassa del Giardino Botanico è sistemato l’Hortus sanitatis, un settore nel quale sono coltivate le piante tradizionalmente utilizzate in Garfagnana prevalentemente per le loro proprietà medicinali. Più in alto troviamo l’orto fitoalimurgico, dedicato a quelle specie che tradizionalmente vengono usate nella cucina garfagnina, senza tralasciarne alcune tossiche che condividono gli habitat di crescita e rappresentano quindi un potenziale pericolo per gli inesperti raccoglitori.

Esternamente al Giardino, debitamente recintato per impedire l’accesso agli ungulati, si trovano due piccoli “musei” naturalistici con reperti geologici, faunistici e xilologici perlopiù raccolti dalle guide durante gli anni, nonché il tronco sub-fossile di un abete bianco (Abies alba) databile intorno al 1200 e ritrovato durante i lavori di scavo presso un torrente si Sillano.

LE COLLEZIONI. Le circa 400 specie vegetali presenti offrono un susseguirsi di fioriture dalla primavera fino all’estate, periodo in cui solitamente molte specie concludono il loro ciclo riproduttivo, salvo alcune che hanno fioritura ancora più tardiva. Oltre alle peonie (Paeonia officinalis), di notevole impatto sono le fioriture dei gigli (Lilium bulbiferum e L. martagon) e delle varie orchidee, non vanno però dimenticate specie più rare ed endemiche come la vedovella delle Apuane (Globularia incanescens), la Paradisea (Paradisea liliastrum), il Rododendro (Rhododendron ferrugineum) e le varie specie di Genziane. Molte altre piante erbacee non offrono fioriture spettacolari, ma non per questo non sono degne di essere scoperte e conosciute. Oltre alle specie erbacee, troviamo molti alberi che offrono ai visitatori piacevoli fioriture, come il Maggiocondolo (Laburnum alpinum), o che si colorano a festa in seguito alle fruttificazioni come il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia). Tutti però offrono spunti interessanti sugli usi attuali e passati di frutti, corteccia e fiori ma anche sulle leggende legate al folklore popolare di questa terra e non solo.

COME RAGGIUNGERLO. Il Giardino si trova in località Isera, nel comune di Villa Collemandina, poco sopra il Rifugio Isera Orecchiella e a  cinque minuti di auto dal Centro Visitatori del Parco dell’Orecchiella. Nel periodo ed orari di apertura lo si raggiunge in auto o a piedi percorrendo un agevole e piacevole sentiero nella faggeta. All’interno, vi sono numerosi percorsi del CAI (Club Alpino Italiano).

 

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Contatti

Località Isera 328 - Villa Collemandina (LU) (LU)

+39 0583 644941; +39 328 807 6600

Altre info

INTERO: € 2,00 (per ragazzi e adulti dai 15 ai 64 anni) RIDOTTO: € 1,00 (per ragazzi dagli 11 a 14 anni e adulti sopra i 65 anni) GRATUITO: Bambini fino a 10 anni; titolari di carta Edumusei, diversamente abili e accompagnatori

weekend di giugno e dal 1° luglio al 1° settembre tutti i giorni. Il resto dell’anno è aperto su prenotazione e possono essere organizzate visite guidate di gruppo, per comitive e scuole, contattando l’Unione Comuni Garfagna

Nel periodo di apertura è attivo il servizio di visita guidata con il seguente orario: 9:00-13:00 e 14:30-18.30.

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