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Villa Panza sorge sul colle di Biumo Superiore all’interno di un parco di 33.000 metri quadrati, e dalla sua posizione rialzata domina la città di Varese.
Nel 1748 il marchese Paolo Antonio Menafoglio acquistò dei terreni sul colle di Biumo Superiore, dove vi fece costruire la l’edificio, un grande fabbricato a tre piani, a forma di U, aperto verso un ampio giardino quasi sospeso sopra la città di Varese ed unito con un ponte al parco confinante delle Ville Ponti. L’edificio era stato concepito per una villa di delizia, atta cioè non ad essere la residenza del proprietario, ma bensì un luogo dove organizzare ricevimenti ed eventi mondani.
Dopo la morte del marchese avvenuta nel 1769 la villa subì vari passaggi di proprietà e, nel 1823, venne acquistata dal Duca Pompeo Litta Visconti Arese a cui si devono la costruzione di un nuovo Salone di rappresentanza e alla realizzazione dell’area destinata alle scuderie e alle rimesse per carrozze denominata ala dei rustici.
Nel 1935, dopo un periodo di abbandono la villa venne acquistata da Ernesto Panza di Biumo, il quale commissionò all’architetto Piero Portaluppi un importante progetto di ristrutturazione che videro tra gli interventi principali la realizzazione del cortiletto verso Piazza Litta e quella di un secondo parterre.
Alla morte di Ernesto Panza la villa venne ereditata dai suoi quattro figli, tra i quali se ne prese maggiormente cura Giuseppe Panza, il quale la abitò per un periodo che durò fino al 1996 quando decise di donare al FAI l’intera proprietà.

I GIARDINI
I giardini all’italiana su i quali si affaccia la villa sono costituiti da una parte centrale simmetrica composta da siepi ed aiuole, circondata da ampi spazi a prato all’interno dei quali è presente un laghetto, una grotta, fontane e una balaustra dalla quale si ha una splendida vista sulla città.

LA COLLEZIONE D’ARTE
La villa è oggi sede di una collezione d’arte contemporanea, che conserva più di cento opere, raccolta da Giuseppe Panza di Biumo, a partire dalla metà del Novecento.

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