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Sulla Val d’Ayas si affaccia il massiccio del Monte Rosa, le cui vette culminano, a più di 4000 metri, con il Breithorn (4165 m), il Polluce (4090 m) ed il Castore (4225 m). Ha origine glaciale, è caratterizzata da un imbocco stretto e impervio ma che si apre in ampie piane verdeggianti. La presenza di ghiacciai ha formato numerosi laghi, mete di molte escursioni.

I primi insediamenti umani risalgono all’epoca dei Salassi, antichi abitanti della Regione, mentre con la conquista romana la valle diventa una via di passaggio per raggiungere il territorio degli Elvezi. A questi si susseguono poi i Walser, popolo di origine germanica che ha influenzato architettura e costumi della zona con la loro cultura e tradizione.

Il capoluogo della valle è Ayas (1709 m), comune al cui nome corrispondono 35 villaggi diversi, che costituiscono l’attuale territorio comunale.

Champoluc è il villaggio più popolato e più turistico, per via della pista da sci Monterosa Ski, che collega la Val d’Ayas con la Valle di Gressoney e la Valsesia.
Caratteristico è il paesino di Antagnod, sul versante soleggiato della valle, dove vi sono ancora le case tradizionali in pietra, dette “rascard”: piano terra in pietra, in cui vi era la stalla, l’abitazione e una cantina interrata; il primo piano in legno di larice, usato come deposito per i cereali. La tradizione permane e qui vengono realizzati i “sabots”, tipiche calzature in legno.

A 1338 metri troviamo l’abitato di Brusson, caratterizzato da un paesaggio dolce e soleggiato, che in inverno diventa meta turistica per lo sci e in estate offre una varietà di passeggiate ed escursioni, durante le quali si possono raggiungere i numerosi laghi. Brusson è anche storia e cultura: si può ammirare infatti il Castello di Graines (X secolo).
Challand-Saint-Anselme (1036 m) è un ottimo punto di partenza per escursioni e gite estive, nonché comoda per raggiungere la zona dell’alta valle e il Parco del Mont Avic (Champdepraz, a 10 km di distanza).

Challand-Saint-Victor (765 m) è un centro di mezza montagna e gode di un clima mite in ogni periodo dell’anno. Ha conservato il suo carattere rurale, i prati, i boschi e gli antichi sentieri, ed è una località adatta ai soggiorni tranquilli ma vicina ai luoghi dove praticare sport e divertimenti.
La valle inoltre è una zona ben fornita per i trekking, con sentieri ed il Tour del Monte Rosa, tra i quali spicca la rete di sentieri dedicata a Giorgio Frassati, figlio di Alfredo Frassati, editore e direttore de “La Stampa”, morto in giovane età. Il sentiero è stato inaugurato nel 2009 e gira intorno all’abitato di Fiery, dove alloggiava la famiglia Frassati. Percorrendolo è possibile osservare le bellezze del paesaggio montano.

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