Parco naturale Monte Corno
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Il Parco naturale Monte Corno è stato istituito nel 1980 e successivamente ampliato nel 2000. Si estende su una superficie di 6.851 ettari, ed è delimitato a nord dal Passo di S. Lugano, a sud-est dalla Valle di Cembra, a ovest dalla Val d’Adige e a sud con il confine provinciale del Trentino. Vi è una zona sottoposta a tutela nell’area a sud di Bolzano. È il Parco più ricco di specie floristiche e faunistiche, poiché al suo interno, le differenze climatiche sono molteplici. Appartiene alla Rete ecologica europea Natura 2000.
La vicinanza delle Valli di Fiemme e di Cembra impone una particolare struttura al paesaggio rurale; qui sembra che il tempo si sia fermato. In queste zone, sono molto diffusi i piccoli appezzamenti di terreno ed aziende agricole di ridotte dimensioni che difficilmente riescono ad usufruire di sovvenzioni per un miglioramento strutturale e tecnologico. La situazione sociale ed economica ha favorito l’avanzamento della natura. Oggi, per mantenere la grande varietà di ambienti nel parco, si tenta di ripristinare alcune delle superfici un tempo coltivate attraverso provvedimenti ed incentivi.
Sul terreno calcareo troviamo soprattutto prati aridi, bosco ceduo e bosco misto. Nelle aree ricche di porfido, la presenza d’acqua favorisce la crescita di boschi di conifere e la formazione di prati umidi e torbiere di cui quelle del Lago Bianco, del Gampen e della Palù Longa sono estremamente importanti da un punto di vista naturalistico.
Flora. Sui terreni poveri troviamo il pino silvestre (Pinus sylvestris), ai suoi piedi prosperano erica (Erica carnea), carice umile (Carex humilis), uva orsina (Arctostaphylos uva-ursi) e felce aquilina (Pteridium aquilinum).
Circa a partire dai 1000 metri di altitudine il bosco di abete bianco (Abies alba) e di abete rosso (Picea abies), insieme al larice (Larix decidua), al sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) e alla clematide alpina (Clematis alpina), sostituisce il bosco ceduo.
Fra i luoghi particolari del Parco, vi sono i Prati Rentesch, che costituiscono tra ultimi paesaggi di siepi dell’Alto Adige: le siepi miste di arbusti, alberi e rampicanti delimitano i campi, i prati, i pascoli della zona e proteggono dal vento, oltre ad essere un importante rifugio per la fauna.
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