Cipolla di Certaldo
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Citata da Giovanni Boccaccio nel Decameron (VI libro), la ‘Cipolla di Certaldo’ (Firenze) è simbolo di una civiltà contadina di antichissime tradizioni. È stata inserita nello stemma del comune, con ogni probabilità dai conti Alberti, feudatari del borgo durante il XII secolo. Lo stemma è formato da uno scudo bipartito bianco e rosso, con la cipolla troneggiante sul campo bianco, e il motto “Per natura sono forte e dolce ancora/e piaccio a chi sta e a chi lavora”. Per questo motivo gli abitanti del vicino Castelfiorentino, che lo sullo stemma recano i giglio di Firenze, prendono ancor oggi in giro quelli di Certaldo, chiamandoli “cipolloni“.
La ‘Cipolla di Certaldo’ oggi presidio Slow Food è tondeggiante, un po’ appiattita, di media pezzatura, con buccia rossa e gusto deciso, più o meno dolce o piccante a seconda della stagione. Si raccoglie da maggio ad agosto la statina e da agosto a settembre la vernina. È ottima nella zuppa, appassita nell’olio caldo, passata al settaccio, con l’aggiunta di brodo vegetale e patate, e nella francesina, o lesso rifatto.
La potete acquistare per esempio da CONSORZIO ORI DI TOSCANA, via Salvador Allende 19/G1 cap 50127 – Firenze (FI)
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