Marchesi di Barolo
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MARCHESI DI BAROLO
Il Canonico Domenico Massé così scriveva nel suo libro “Il Paese del Barolo”: …a creare quel tipo di vino che va ora sotto il titolo di Barolo furono i Marchesi Falletti al principio dell’Ottocento, i quali lo producevano con ogni cura nelle loro estesissime tenute di Barolo.
Barolo, ossia “basso luogo” si trova nel cuore delle colline delle Langhe_ termine che significa lingue di terra_ sulla collina che domina Alba, una delle formazioni collinari che si sono originate, in epoche diverse, in seguito all’emersione di fondali marini. Geograficamente è circondato da colline più alte che lo proteggono dalle perturbazioni e dall’eccessiva ventilazione; si caratterizza inoltre per la presenza di due sottozone: l’Elveziano, ad Est, più antica e l’altra, il Tortoniano, a Ovest, un po’ più giovane.
La storia inizia nel 1807, quando il Marchese di Barolo, Carlo Tancredi Falletti sposa Juliette Colbert di Maulévrier, nobildonna francese, discendente del famoso ministro delle finanze del Re Sole. Fu proprio Juliette che intuì le grandi potenzialità del vino prodotto a Barolo che, solo dopo una completa fermentazione ed un prolungato affinamento in legno, poteva davvero rivelare tutte la qualità tipiche del suolo e di quel vitigno, il Nebbiolo.
Alla morte della nobildonna, senza eredi, la prestigiosa dinastia dei Falletti si estinse; in suo onore fu creata l’Opera Pia Barolo nel bellissimo Palazzo Barolo, in Torino.
Questa storia si intreccia con quella della famiglia Abbona, che aveva fondato la propria cantina “Cavalier Felice Abbona e Figli” nella piazzetta ai piedi dell’arco di accesso al castello dei Marchesi di Barolo. Proprio in quegli anni nasceva Pietro Abbona, che operando con tenacia e competenza nelle cantine paterne, riuscì ad acquistare l’Agenzia della Tenuta “Opera Pia Barolo”, ossia proprio quelle antiche cantine di vinificazione e di affinamento dei Marchesi di Barolo. Dal 1929, infatti, la Marchesi di Barolo appartiene alla famiglia Abbona che tutt’oggi manda avanti l’azienda con la terza generazione rappresentata da Ernesto Abbona e da sua moglie Annamaria, che continuano l’opera iniziata più di due secoli fa.
La filosofia aziendale tende a valorizzare le particolarità di ciascun vitigno senza forzare il ritmo naturale o l’avvicendarsi delle stagioni. L’azienda controlla circa 120 ettari di vigneto, vinificando i principali vitigni autoctoni delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
La messa a dimora della varietà giusta nell’idoneo terreno e con l’idonea esposizione rappresenta la condizio sine qua non che permette di ottenere grandi Cru valorizzando i vitigni tradizionali ed esaltandone le caratteristiche di unicità e irripetibilità.
Le uve di questo del vino più importante di questa azienda, il Barolo Cannubi, provengono dalla collina dei Cannubi, collina lunga e gradualmente crescente, situata in mezzo alla valle che divide le due grandi sottozone, dove si alternano amalgami di argille, marnee calcaree, marne bluastre, tufo, arenarie e sabbia.
A quest’ampia diversità di suoli si associa un microclima molto particolare, poiché il territorio è protetto a nord-ovest dalle Alpi e a meridione dall’Appennino: le Langhe godono del clima più temperato rispetto a tutte le aree circostanti. Un’altra particolarità climatica che contribuisce alla formazione di straordinari profumi delle uve, è la notevole escursione termica in fase di vendemmia, che cristallizza sulle bucce degli acini.
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Contatti
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