Orto Botanico di Firenze
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L’Orto Botanico di Firenze, conosciuto come Giardino dei Semplici, nasce come giardino di piante medicinali (i Semplici) nel 1545, ed è fra i tre orti più antichi al mondo, insieme a quello di Pisa e Padova.
L’Orto si sviluppa su un’area di 2,3 ettari, con un complesso di aiuole tematiche, di percorsi espositivi anche multisensoriali tattili e olfattivi, di grandi e piccole serre oltre a ben 90 alberi monumentali.
Il disegno delle aiuole ricorda sia il modello dell’Hortus conclusus medievale dedicato alla coltivazione delle erbe medicinali e aromatiche, sia lo schema del giardino segreto della villa rinascimentale. Le serre, collocate sia nel giardino che nell’edificio principale, sono serre fredde e calde che ospitano collezioni di felci, piante epifite, begonie e bromeliacee. Nelle serre abbondano le piante esotiche (come il caffè Coffea arabica, l’albero del viaggiatore, Ravenala madagascariensis, l’Amorphophallus titanum, il banano Musa × paradisiaca), collezioni di orchidee, piante carnivore, cactacee, cicadee, e agrumi.
All’esterno ci sono piante tropicali e subtropicali, piante medicinali, velenose e l’interessante collezione composta da diverse piante di rose antiche e moderne.
Oltre la fontana centrale, che ospita piante acquatiche ed è posta al centro del giardino, vi sono numerose vasche che ospitano sia ninfee che altre piante acquatiche e un laghetto bordato da edera Hedera helix, che ospita diverse piante di loto Nelumbo nucifera; nella stessa zona sono state costruite una roccaglia che ricostruisce l’ambiente delle Alpi Apuane e una roccaglia in serpentino per ospitare la flora endemica di questi ambienti.
Il patrimonio vegetale dell’orto è costituito da circa 9.000 esemplari di piante.
Nel prato delle conifere sono da segnalare un Taxodium distichum e una Metasequoia glyptostroboides. Fra le piante più antiche una sughera Quercus suber piantata nel 1805 dall’allora direttore Ottaviano Targioni Tozzetti, e mai spellata; e un tasso Taxus baccata piantato nel 1720 e una Zelkova serrata secolare.
All’interno dell’orto sono stati allestiti itinerari specifici che seguono le strategie adattative, il percorso evolutivo, un percorso sensoriale per ipovedenti e non vedenti che attraversa la serra calda e raggiunge le specie aromatiche.
Nella serra calda potete trovare una collezione di piante carnivore o insettivore che durante la bella stagione viene portata all’aperto. E’ formata da circa 40 specie che presentano le diverse modalità di cattura: gli ascidi somiglianti a caraffe delle Nepenthes, la trappola a tagliola delle Dionaea che agisce immobilizzando l’insetto ‘chiudendo’ le foglie e la trappola a risucchio tipica del genere Utricola.
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Contatti
Via P.A. Micheli 3 - Firenze(FI)
055 2757402
ortbot@mail.unifi.it
Altre info
Intero 6 euro; ridotto 3 euro
Tutto l'anno
Diversi in base al periodo dell'anno (vedi note)