Parco Regionale delle Alpi Apuane
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Il Parco Regionale delle Alpi Apuane è stato istituito nel 1985 e si trova a cavallo tra le province di Lucca e di Massa-Carrara. Le Alpi Apuane si distinguono dal vicino Appennino per la morfologia assai aspra, con valli profondamente incise e versanti imponenti e molto inclinati. Oltre alla bellezza dei marmi e di altre pietre decorative e da costruzione (cipollino, brecce, pietra del Cardoso), le Apuane sono conosciute per la grande varietà di paesaggi che offrono, e, quindi, per la ricchezza di fiori, piante e animali.
Questa catena montuosa si distingue anche per gli aspetti di rilevanza geomorfologica: morene, massi erratici, valli e circhi; forme carsiche di superficie, come campi carreggiati, doline; nel sottosuolo, profondi abissi e le grandi cavità apuane, un labirinto di gallerie e pozzi: l’Antro del Corchia – ad esempio – con oltre 70 km di sviluppo di condotti sotterranei e 1210 metri di dislivello, è il maggiore sistema carsico d’Italia e uno dei più grandi al mondo.
FLORA
Sui rilievi esposti al mare la copertura vegetale è di tipo mediterraneo, con lecci (Quercus ilex), mirto (Myrtus communis), terebinto (Pistacia terebinthus) e fillirea (Phillirea latifolia). Con l’aumentare dell’altitudine crescono invece i querceto-carpineti e i cerreto-carpineti, dominati dal carpino nero (Ostrya carpinifolia), dalla roverella (Quercus pubescens) e dall’orniello (Fraxinus ornus); qui sono frequenti alcune delle specie endemiche delle Apuane: la globularia (Globularia incanescens), la santolina (Santolina leucantha), l’asteroide salicina flessuosa (Buphthalmum salicifolium subsp. flexile), la molchia (Moltkia suffruticosa), il cerastio apuano (Cerastium apuanum). A maggiori altitudini si trovano le faggete, dominate dal faggio (Fagus sylvatica).
FAUNA
Grazie alla tutela offerta dall’area protetta, la fauna selvatica è sensibilmente aumentata: esempio è il ritorno dell’aquila reale, che ora vi nidifica stabilmente. Tra i rapaci sono presenti il falco pellegrino, il gheppio, la poiana, il gufo, il barbagianni, la civetta e l’allocco.
Notevoli sono in questa catena montuosa gli aspetti di rilevanza geomorfologica. Non mancano esempi, ben conservati, di morene, massi erratici, valli e circhi dell’ultima glaciazione wyrmiana. Sono anche presenti forme carsiche di superficie, come campi carreggiati, doline (Carcaraia, M. Altissimo, M. Sagro, ecc.) ed altri fenomeni di dissoluzione epigea (altopiano della Vetricia; arco del M. Forato, ecc.).
Una delle caratteristiche più sorprendenti delle Apuane è rappresentata dall’eccezionale varietà della flora spontanea, in cui si contano circa i due terzi delle specie vegetali presenti nella penisola. Il territorio del parco è inoltre caratterizzato dalla presenza di oltre 1.300 grotte di varia grandezza, ma per lo più visitabili solo con un’adeguata attrezzatura e l’accompagnamento di una guida speleologica.
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Contatti
Via Corrado Del Greco 11 - Seravezza(LU)
0584 75821
info@parcapuane.it