Pineta della Feniglia – Riserva della Feniglia

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La Feniglia, situata nel comune di Orbetello, in provincia di Grosseto, è un tombolo (ovvero, un cordone di sabbia) che collega la collina di Ansedonia a oriente e il Monte Argentario a occidente. Si sviluppa per circa 6 km di lunghezza per una superficie totale di 474 ettari.
La Riserva della Feniglia è stata istituita nel 1971: il taglio dell’originaria foresta mediterranea e il pascolo intensivo avevano creato nel XIX secolo diversi problemi sanitari, in quanto le sabbie trasportate dai venti finivano nella laguna prosciugandola e creando vaste aree umide e poco profonde dove prosperava la zanzara anofele e quindi la malaria.
Nel 1910 la Feniglia pervenne al Demanio Forestale, e dall’anno successivo presero avvio i lavori di riforestazione della duna. Nell’arco di 50 anni sono stati rimboscati circa 460 ettari, dei quali la maggior parte con pino domestico da pinoli.
La riserva è attraversata da due sentieri sterrati chiusi al traffico, che si incrociano perpendicolarmente con altri minori. Il principale, costruito tra il 1928 e il 1940 è immerso in una pineta di pini domestici e marittimi, mentre l’altro corre lungo il litorale della laguna.

Flora. La duna Feniglia è suddivisa in tre fasce principali che corrono lungo tutta la Riserva: la fascia di protezione prospiciente il mare, occupata da vegetazione tipica delle dune sabbiose; la fascia centrale, la più estesa, occupata dalla pineta di pino marittimo e domestico e sfruttata per la raccolta dei pinoli; la fascia confinante con la laguna di Orbetello, nella quale al pino si mescolano latifoglie.
La prima fascia è la più ricca per la varietà di flora presente: in questa sono presenti specie come l’eringio, il giglio marino, l’elicriso, l’ammofila, il ginepro coccolone, il pino marittimo, la tamerice, l’erica, il lentisco, la fillirea, il Trifoglio della sabbia, il rosmarino, la salsapariglia, l’asparago. La seconda striscia è molto importante per la silvicoltura: viene effettuate la raccolta di semi di pino domestico (pinoli) e la raccolta di resina di pino. Nella terza fascia sono presenti radi pini domestici e la vegetazione è più scarsa a causa delle variazioni di livello della laguna.

Fauna. L’animale principale della Riserva è il daino, introdotto intorno al 1954 con 8 esemplari, due maschi e sei femmine, con lo scopo di contenere la diffusione della Robinia nei rimboschimenti. Oltre il daino sono presenti il cinghiale, la volpe, il tasso e i piccoli roditori. Tra gli uccelli le tortore, i picchi, le upupe e alcuni rapaci notturni.

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