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Banfi nasce nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani, proprietari della Banfi Vintners, la più importante azienda statunitense d’importazione vinicola, ereditata dal padre Giovanni, di origine italiana, che l’aveva fondata a New York nel 1919.

La tenuta Banfi si estende nel versante meridionale del comune di Montalcino, in provincia di Siena, tra i fiumi Orcia e Ombrone. È formata da 2.830 ettari di proprietà, di cui 830 sono coltivati a vigneto specializzato mentre il resto è coltivato a uliveti, frumento, susini e foreste, popolate da numerosi animali selvatici.

In tempi remoti queste terre erano ricoperte dal mare, prova ne sono i ritrovamenti di numerosi fossili all’interno della proprietà, tra i quali più particolare di tutti è quello di una balena.

Data la vasta superficie coltivata, i suoli sono molto diversi tra di loro ma comunque sempre ricchi, con una cospicua presenza di argilla e calcio.

In questi straordinari terreni per oltre trent’anni sono stati condotti studi di selezione clonale sulle principali varietà di vitigni rossi, in particolare del ‘Sangiovese’; i risultati ottenuti da questi studi sono stati documentati, registrati e messi a disposizione di tutta la comunità di produttori locali.

Il trecentesco Castello di Poggio alle Mura, ex roccaforte della Repubblica senese e oggi conosciuto come Castello Banfi, è la sede di rappresentanza dell’azienda.

Qui, tra le storiche mura, nella vecchia scuderia e nel frantoio, di cui si conserva ancora il macchinario originale del 1857, sono state sapientemente collocate le sale espositive del “Museo della Bottiglia e del Vetro”, intitolato a Giovanni F. Mariani.

Il percorso del museo illustra le alterne vicende della produzione del vetro nella storia, dal V sec. a.C. ai giorni nostri e costituisce una delle più vaste collezioni private al mondo di oggetti di vetro dell’antica Roma.

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