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Il Castello si trova in Località Terriccio, situato parte nella provincia di Pisa e parte in provincia di Livorno, al limite settentrionale della Maremma Toscana, poco sotto il paese di Castellina Marittima. 

Il complesso residenziale, composto dal castello, dal borgo e da molti casolari, praticamente rimasto immutato dall’Ottocento, è immerso nel paesaggio toscano, con i suoi caratteristici cipressi (Cupressus sempervirens L.) che si stagliano lungo i profili delle colline. I terreni della Tenuta sono parte in pianura e parte in collina, Nella parte più alta sono posti i boschi di cerri e querce, mentre scendendo a valle, verso il mare, la coltivazione è prevalentemente a cereali e olivi e, più in basso, le viti. 

Le attività risultano ben integrate nell’ambiente circostante: la cantina storica si caratterizza per le sue volte dai mattoni a vista nella quale spicca elegante l’unico tratto di modernità: i serbatoi d’acciaio. 

Dalla fine degli anni ’80 ha inizio una nuova fase di grande attenzione per la viticoltura, nei 25 ettari aziendali, durante la quale si mira ad esaltare fino in fondo le potenzialità del territorio, impiantando dapprima ‘Chardonnay’, nel 1988, e ‘Sauvignon Blanc’, nel 1989, seguiti poco dopo dai vitigni dalle due uve a bacca rossa di varietà internazionali tipicamente bordolesi come il merlot, il cabernet sauvignon e il petit verdot, i quali vengono a sostituire i tradizionali ‘Sangiovese’ e ‘Trebbiano’ facendo dei vigneti del Terriccio un’assoluta novità per il territorio di Castellina.

Attualmente gli ettari vitati sono 60, nei quali sono stati messi a dimora altri vitigni che sono oggetto di sperimentazioni aziendali allo scopo di studiarne, valutarne e testarne sia le qualità sia le caratteristiche, tramite delle microvinificazioni.

La densità d’impianto varia da 5.500 fino a 7.000 ceppi per ettaro, questo viene determinato in base all’impiego finale del vitigno.

L’azienda presta particolare attenzione verso le coltivazioni biologiche, soprattutto di cereali, come farro (Triticum spp.) e frumento (Triticum spp.), storiche colture dell’azienda, ma anche foraggio e olivi (Olea europaea L.)

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