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Costituito nel 1963, il Giardino della Flora Appenninica di Capracotta si trova a 1.525 m sul livello del mare, estendendosi per oltre 10 ettari fino ai margini di una foresta di abete bianco – lascito dell’Era Quaternaria -, sul versante settentrionale di Monte Campo.
È un orto botanico naturale, in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora autoctona dell’Appennino centro-meridionale, e numerosi habitat naturali, dal palustre al rupicolo, dalla faggeta all’arbusteto.

Al suo interno, oltre a particolari percorsi tematici, sono presenti diversi habitat, ciascuno con la sua flora: faggeta, abetina, praterie montane, stagno e palude.

L’Orto conserva circa 500 specie vegetali montane e alto montane: diverse sono a rischio di estinzione. Al suo interno sono state create delle sezioni per salvaguardare non solo le specie d’alta quota di grande interesse naturalistico come Leontopodium nivale e Adonis bistorta, ma anche delle specie endemiche come Centaurea scannensis. Tre terrazze sono infine dedicate alle piante officinali e sono conservate anche specie interessanti dal punto di vista agronomico come la lenticchia di Capracotta. La gestione è affidata al Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università degli Studi del Molise con sede a Pesche (IS). Attualmente il Giardino èimpegnato in diversi progetti di ricerca e di conservazione della biodiversità regionale, per la ricostruzione di habitat naturali e recupero di piante tutelate e a rischio d’estinzione, e, in collaborazione con la Banca del Germoplasma del Molise, per la conservazione dei semi e propagazione di specie naturali e coltivate a rischio di estinzione o utili al recupero ambientale. In collaborazione, con l’ARSIA Molise, è inoltre impegnato nel recupero e valorizzazione delle essenze agro-alimentari locali. Il Giardino promuove inoltre l’educazione ambientale e il turismo naturalistico mediante la realizzazione di percorsi didattici, visite guidate ed eventi di divulgazione scientifica.

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