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Gli Charrère sono un’antica famiglia originaria dell’Alta Savoia insediata in Valle d’Aosta sin dal 1750. Bernardin, capostipite dei Charrère, costruì ad Aymavilles, pochi chilometri a nord di Aosta, l’edificio storico che tuttora conserva le originali cantine e l’antico mulino per la produzione dell’olio di noce e per la macinazione dei cereali.

La superficie agricola si estende per 25 ettari, nei quali sono coltivate sia varietà autoctone sia internazionali, lungo l’asse orografico della Dora Baltea in sei comuni diversi; la porzione di vigneti più ampia si sviluppa nella zona di “Les Crêtes“ di Aymavilles, dove nella panoramica collina del Côteau la Tour si erge la sua torre medievale, abitata sino al secolo scorso da un eremita del villaggio, e oggi simbolo dell’azienda.

L’areale produttivo ha origine nel difficile territorio di montagna, caratterizzato da un’elevata frammentazione dei vigneti e da densità d’impianto piuttosto elevate, comprese tra 8000 e 9000 piante per ettaro. Ciò è dovuto alle pendenze dei terreni, dai tipici suoli morenici e sabbiosi, che costituiscono un substrato ideale per la coltivazione della vite.

Il clima alpino influenza in modo rilevante le caratteristiche organolettiche dei vini locali, infatti le uve vengono vendemmiate tardivamente subendo così forti sbalzi di temperatura dovuti alla forte escursione termica tra giorno e notte tipica dei mesi autunnali. Tale fenomeno, insito nelle aree montane, è tuttavia positivo poiché favorisce la formazione dei precursori aromatici nel grappolo che incrementeranno la componente speziata e fruttata dei vini.

La gestione agronomica di questi vigneti si basa fondamentalmente sul rispetto dell’ambiente e punta alla valorizzazione dei terroirs; questi sono due capisaldi della filosofia aziendale che coniuga le tradizionali tecniche di coltivazione con l’innovazione e la ricerca tecnologica, esempio di questa attenzione è l’uso limitato dei fitofarmaci, in linea con i programmi europei del settore.

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