Roseto della Sorpresa e Castell’Alfero
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Castell’Alfero è un paese adagiato su un colle all’imbocco della Valle Versa, definito “balcone sul Monferrato” per la splendida campagna che lo circonda, coltivata a cereali e vigneti, e ricca di percorsi da fare a piedi, bicicletta e a cavallo. Nel 1774 vi nacque Giovan Battista De Rolandis, ideatore del Tricolore della Bandiera Italiana.
Il settecentesco Castello dei Conti Amico, oggi sede del Municipio, ospita il Museo “L Ciar”, raccolta di testimonianze del passato comprendente oggetti, attrezzi, giocattoli dell’Ottocento e del Novecento. Il castello è visitabile in molte occasioni e durante la rassegna “Castelli Aperti”, nelle domeniche fra maggio e ottobre.
Da vedere, inoltre, la Chiesa SS Pietro e Paolo; in frazione Valle la chiesa romanica del XII secolo Madonna della Neve, con affreschi del XV secolo; in frazione Callianetto, il “Ciabot ‘d Gianduja”, casa natale dell’omonima maschera simbolo del Piemonte, nata a Callianetto nel 1808 e la Chiesa SS Annunziata.
Infine, in frazione Serra Perno, si trova il Roseto della Sorpresa: appartanente al circuito dei giardini storici del Piemonte, presenta una collezione di 500 rose antiche e rare inserita in giardino ottocentesco.
Il Roseto della Sorpresa
Il Roseto della Sorpresa è una casa di campagna astigiana dell’Ottocento, circondata da giardino con un piccolo bosco, che si estende per circa 14.000 mq lungo il fianco della collina.
Il giardino ha un aspetto un po’ selvatico, per rispettare l’habitat locale: vi crescono roveri, carpini, tigli, noci, bagolari (rispettivamente: Quercus robur, Carpinus betulus, Tilia spp., Jugland regia, Celtis australis), tra cui spiccano un Celtis centenario ed alcuni grandi faggi (Fagus sylvatica) pluridecennali, e vi abitano uccelli e piccoli animali del sottobosco.
All’interno il professor Piero Amerio ha creato nell’arco di circa trent’anni, una collezione di rose botaniche ed antiche, arrivata ormai a 500 varietà. Particolarmente rilevante la presenza delle specie selvatiche: quasi 100 specie sulle 160 descritte nei testi botanici; delle vecchie rose da giardino europee create prima delle ibridazioni con il germoplasma cinese; le antiche varietà di Rosa gallica: circa 100 cultivar di cui molte rarissime.
Il Roseto comprende inoltre la quasi totalità delle rose antiche europee dei gruppi alba, centifolie, damascene, “Portland”, molte rose bourboniane, noisettiane, chinensis, rugose e Ibridi Perpetui, e un centinaio di rose moderne “vecchie” ormai molto rare.
Inserito nell’Elenco ufficiale dei giardini storici della Regione Piemonte, il Roseto della Sorpresa opera sotto il patrocinio della Regione stessa, della Provincia di Asti, del Comune di Castell’Alfero ed in collaborazione scientifica con la Facoltà di agraria dell’Università di Torino.
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Contatti
Regione Perno 52 - 14033 Castell'Alfero(AT)
0141 204127
castelfe@provincia.asti.it
Altre info
Il castello è visitabile in molte occasioni e durante la rassegna "Castelli Aperti", le domeniche fra maggio e ottobre. Il roseto è visitabile in alcuni giorni dell'anno (in genere sabato e domenica) nei mesi di maggio, giugno e settembre previa richiesta
Per il Roseto, 9.00 - 13.00