Castello Visconti di Modrone – Parco del Castello di Grazzano Visconti

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Grazzano Visconti è un borgo in stile medievale nel comune di Vigolzone, in Val Nure, nel Piacentino.  Cuore del borgo, privato ma aperto al pubblico, è l’antico castello, che risale al 1395. Lo circonda un grande parco, di 15 ettari, fatto realizzare nel medesimo periodo da Giuseppe Visconti, ricco di alberi secolari, centinaia di rose e ortensie, statue in marmo, fontane e piccoli fossati, controllati da saracinesche governate a mano. Tra gli elementi di maggior rilievo, il belvedere affacciato sul rio Grazzano, ornato da una statua in marmo raffigurante il dio Apollo, un labirinto, un giardino all’italiana, una vasca barocca sul retro del castello.

La storia. la località appare nei documenti dell’anno Mille, ma furono i Visconti, signori di Milano, a far costruire il castello nel 1395, in onore delle nozze di Beatrice visconti, sorella di Gian Galeazzo duca di Milano, con Giovanni Anguissola, appartenente a una delle più importanti famiglie piacentine. Il complesso venne realizzato su schema quadrato con quattro torri agli angoli e, all’interno, una corte circondata da porticati.

La proprietà rimase agli Anguissola fino al 1884, quando passò nelle mani dei conti Visconti di Modrone. Fu Giuseppe Visconti di Modrone a far realizzare il nuovo borgo di Grazzano, trasformando le case coloniche in rovina in alloggi in stile medievale,  per farne una scuola di artigianato locale del ferro battuto e dell’intaglio del legno, attività ancora oggi vive. Oltre al castello, il borgo comprende edifici di grande fascino, fra cui la le chiese, il Palazzo delle Istitutzioni, il mulino, fontane, e l’Albergo del Biscione, sul quale campeggia il sombolo della famgilia: un grande garofano rosso con una scritta che, letta al contrario (in onore di Leonardo da Vinci) recita: “Impipetene e guarda in alto”.

Il parco. Assieme al parco, il conte Giuseppe Visconti di Modrone fece ristrutturare il castello e l’ampio parco che lo circonda. Quest’ultimo oggi appare in stile eclettico, con tratti del giardino all’italiana e del giardino paesaggistico all’inglese: ricco di specie arboree alcune molto antiche, siepi formali, aiuole geometriche, forme topiarie, vialetti sinuosi. Si suddivide in una zona dedicata al giardino formale, caratterizzata da due grandi parterre racchiusi da catene ricoperte di edera (Hedera helix), ornati dalle statue delle Quattro Stagioni, dalla Fontana di Orfeo, e da grandi forme topiarie.

Davanti e ai lati si estende il parco all’inglese, percorso da vialetti ombreggiati da tassi (Taxus baccata ), pioppi e tigli, e  tre viali importanti, fra cui, di ampiezza minore rispetto a quello centrale, uno di bagolari (Celtis australis) e uno di platani (Populus x hybrida) Oltre ai tassi, vi crescono numerosi altri sempreverdi, come cipressi (Cupressus sempervirens spp.), pini, lecci (Quercus ilex), arbusti di mirto (Myrtus communis ) e bosso (Buxus semprevirens). Sono presenti anche specie autoctone quali farnie (Quercus robur), olmi, pioppi neri (Populus nigra), noccioli (Corylus avellana), aceri campestri (Acer campester), ciliegi (Prunus avium), carpini e frassini, oltre ad arbusti del sottobosco come il sanguinello (Cornus sanguinea) e il ligustro (Ligustrum vulgaris), e moltissime rose e ortensie. Tra gli alberi ultrasecolari, vi sono un platano di oltre 150 anni, un tiglio di 80 anni e uno splendido gruppo di cedri del Libano (Cedrus libani).

Dietro al castello, sul lato est, si trova una peschiera neobarocca, decorata con vasi e statue allegoriche. Da qui parte una lunga carpinata, successivamente dopo la parte finale da piante di ligustro. A nord del percorso ombroso, si raggiunge un belvedere affacciato sulla campagna. A ovest della peschiera si incontra un  piccolo cottage in stile medievale, la suggestiva casetta fatta costruire per i bambini del conte Giuseppe, e si entra in un piccolo labirinto poligonale di bosso. Nel parco si trova anche una piscina d’inizio Novecento, ornata da una statua di nettuno.

Il parco è irrigato dal rio Grazzano, mediante un complesso sistema idrico, con canali, piccoli fossi e sararacinesche.

 

Il Centro di recupero della fauna selvatica e il Festival dei Gufi
Il parco ospita un Centro di recupero della fauna selvatica e, dal 2013, è sede del Festival dei Gufi, un evento unico in Europa, interamente dedicato al mondo dei rapaci notturni. Si svolge nel terzo weekend di settembre, durante il quale vengono liberati i gufi riabilitati e curati nei vari centri di recupero fauna selvatica, assieme a mostre d’arte, tavole rotonde, mercatini di artigianato e giochi per bambini di tutte le età.
In primavera vengono organizzate le domeniche di animazione, in cui i bambini possono vestirsi con costumi a tema e riviverne le avventure, mentre l’ultimo week end di maggio si ripete da anni il Corteo Storico, in cui centinaia di figuranti in costume rinascimentale, a impersonare giocolieri, saltimbanchi, soldati e cavalieri rievocano il viaggio verso la Francia di Valentina Visconti, promessa sposa a Luigi d’Orlèans.
Da poco nel parco è stato inoltre realizzato il “Butterfly Heaven”: un giardino composto da piante e fiori capaci di attirare le farfalle e gli insetti utili quali le coccinelle, e le lucciole per vedere le quali si organizzano visite notturne.

Da due anni, l’ultimo fine settimana di settembre, il parco ospita ma mostra mercato di piante e fiori Verde Grazzano, dove sono presenti le eccellenze del florovivaismo italiano ed estero.

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Contatti

Via del Castello, 2 - Grazzano Visconti - Vigolzone (PC)(PC)

0523 870136 ; 335 7502998 ; 366 4543511

http://www.grazzanovisconti.com

Altre info

Intero 7,00 euro; bambini (5-14) 4,00 euro; over 65 anni 6,00 euro; gruppi (minimo 15 persone) 5,50 euro

Aperto tutto l'anno su prenotazione

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