Giardino Botanico del Civico Museo di Scienze Naturali
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Il Civico Museo di Scienze Naturali di Faenza comprende collezioni ornitologiche ed entomologiche e una collezione della fauna territoriale attuale. All’interno vi è anche anche un Giardino Botanico, fondato nel 1981 per iniziativa di alcuni soci del Gruppo Speleologico Faentino sul preesistente vivaio Paganelli, destinato alla produzione di piante ornamentali in gran parte esotiche.
Il Giardino conduce alla scoperta e allo studio dei nostri ambienti naturali, dalla costa adriatica fino all’alto Appennino, soprattutto per quanto riguarda le specie legnose più rare della flora faentina che, dopo secoli di sfruttamento da parte dell’uomo, sono quasi scomparse dai boschi.
Inizialmente nel Giardino furono introdotti solo alberi e arbusti della flora locale, ma in seguito anche essenze soprattutto arbustive della flora mediterranea. Alberi e arbusti sono mantenuti in condizioni di naturalità, cioè a chioma libera, con scarse potature, limitate alla rimozione del secco e di alcune fronde basse, sia per ricreare il paesaggio naturale sia per favorire la frequentazione spontanea di specie selvatiche come pipistrelli, scoiattoli e varie specie di uccelli, spesso osservabili nel giardino.
L’erba viene sfalciata solo in alcune zone rispettando le fioriture spontanee: infatti negli anni sono comparse alcune orchidee spontanee, anemoni, Liliacee e altre bulbose spontanee.
Le piante
Tra gli esemplari più importanti del Giardino vi sono 2 cerrosughere (Quercus crenata) di notevole sviluppo, appartenenti alla specie di quercia più rara del nostro Appennino e per questo protetta (Legge regionale 2/77): sono sempreverdi e dotate di una spessa corteccia sugherosa; inoltre, una rara carpinella (Carpinus orientalis), alberello cespuglioso dalle foglie minuscole e dal fusto contorto di provenienza balcanica, presente solo in un paio di boschi relitti presso la costa e probabilmente scomparso dalle foreste collinari; il borsolo (Staphylea pinnata), rarissimo alberello dei recessi rupestri più freschi delle nostre montagne; il melo ibrido (Malus fiorentina), dalle foglie frastagliate e dai fiori bianchi, testimone dei querceti collinari su terrazzi sabbiosi, ormai scomparsi. Inoltre, vi crescono frassini, aceri, tigli, olmi, pioppi e altre querce, assieme a conifere esotiche come pini e cedri ornamentali preesistenti al Giardino. Tra questi, un’imponente Sequoia sempervirens, originaria dalle paludi del Nordamerica.
Bibliografia
Bassi S., 1985 – Il parco e le essenze arboree. In (Paganini Paganelli V., Bassi S., Costa G.P.): Museo Civico di Scienze Naturali. Il contenitore e il progetto museografico. Comune di Faenza.
Bassi S., 1987 – Guida al Giardino Botanico. La parte vivente del Museo. Comune di Faenza. Museo Civico di Scienze Naturali.
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Contatti
Via Medaglie d'Oro, 51 - Faenza(RA)
0546 562425
http://www.museoscienzefaenza.it/index.php?lang=it
Altre info
Ingresso gratuito con offerta libera
Lunedì e giovedì; mostre temporanee del museo sabato e domenica.
9.30-12.00 e 15.00-18.00, domenica solo orario pomeridiano