Riserva Naturale Speciale Stagno di Oulx

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Il Lago Borello, o Stagno di Oulx, costituisce l’unica zona umida del fondovalle valsusino a monte di Susa: fin dal 1995 vi è stata istituita un’Oasi di protezione dalla caccia, per tutelare il ricco ecosistema e l’avifauna sia stanziale sia di passo.

Lo Stagno deriva dal riempimento di un bacino di cava realizzato per estrarre l’argilla con cui fabbricare i mattoni necessari alla costruzione della Galleria del Frejus (1861 – 1871).

In seguito, il bacino venne usato per produrre ghiaccio; con quello prodotto dalla ghiacciaia di Salbertrand veniva garantito il fabbisogno di gran parte della media e bassa Valle di Susa. Dagli anni ’30 la ghiacciaia venne abbandonata così come le pratiche agricole e lo sfalcio dell’erba; il lago si è quindi lentamente colmato ed evoluto naturalmente fino a diventare lo stagno che conosciamo oggi, è circondato da estesi canneti a Phragmites australis, da torbiere e da prati igrofili dominati dalla presenza di Carex spp. ed Eriophorum spp.

La vegetazione forestale è caratterizzata da lembi di boschi di pino silvestre (Pinus sylvestris) con latifoglie mesofile; nel sottobosco crescono salici, viburni, e Prunus padus.

Nel 1974, dopo uno studio del professor Mondino, lo stagno di Oulx, venne inserito in un primo elenco di aree naturalistiche di interesse, in virtù della presenza di specie rare per la Valle di Susa e per l’arco alpino occidentale piemontese, tra cui:

Epipactis palustris, un’orchidea definita, da Pignatti nella Flora d’Italia, rara sulle Alpi e che, per le sue caratteristiche autoecologiche, preferisce le praterie umide e le paludi del piano montano e collinare su suoli freschi a reazione basica;

Frangula alnus, arbusto caducifolie della famiglia delle Rhamnacee, che si rinviene prevalentemente in ambienti umidi e lungo i bordi delle formazioni forestali e nelle siepi accanto ai canali;

Molinia coerulea, specie eliofila presente su terreni sabbiosi o torbosi;

Allium scorodoprasum, Liliacea amante dei suoli secchi drenati, in rapida diminuzione in quanto favorita dallo sfocio dei prati, oggi in disuso;

Salix repens, salice strisciante tipico delle torbiere alpine, estremamente specializzata in suoli molto umidi, rara nell’arco alpino trova nell’intorno del Lago Borello una stazione adatta alle sue caratteristiche;

Schoenus ferrugineus, che trova le condizioni ottimali nelle paludi e nelle torbiere basse tendenzialmente subacide, estremamente rara in Valle di Susa.

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Oulx(TO)

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