Parco Naturale del Col del Lys
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Il Colle del Lis (scritto anche Lys) è un valico alpino (1.310 m sul livello del mare) delle Alpi Graie, situato in provincia di Torino, tra la bassa Valle di Susa con la Valle di Viù, dal quale si ammira un suggestivo panorama che spazia dalla pianura nord di Torino a quella del Cuneese fino alle Alpi Marittime.
Istituito nel 2004, il Parco Naturale del Col del Lys è un’area naturale protetta dalla Regione Piemonte, situata nei comuni di Rubiana e di Viù, che comprende i versanti nord-occidentale e sud occidentale dal Monte Arpone, ad est del Colle del Lys ed a monte della strada di accesso al santuario della Madonna della Bassa, meta di pellegrinaggio.
La riserva si estende su una superficie di 361,70 ha a quote comprese tra i 1.000 e i 1.600 m.
Il Colle del Lys è stato la culla della resistenza piemontese durante la Seconda Guerra Mondiale: è infatti considerato uno dei simboli della Resistenza in Valle di Susa e nelle Valli di Lanzo e vi è stato eretto un monumento che ricorda i 2104 partigiani caduti.
Flora
Il Parco è caratterizzato da un’avifauna ricca e diversificata, poichè si trova su un’importante rotta migratoria, e da vari tipi di habitat, quali brughiere, da boschi di faggio (Fagus sylvatica) con sorbo montano (Sorbus aria) e sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), e da boscaglie di ontano nero (Alnus glutinosa).
Vi è stata inoltre riscontrata la presenza di Euphorbia gibelliana, specie molto rara in Piemonte e già oggetto di tutela nell’ambito della Riserva naturale integrale della Madonna della Neve sul monte Lera.
Alle quote inferiori e sul versante di Viù vi sono boschi di latifoglie, ma la gran parte della vegetazione arborea dell’area è frutto di rimboschimenti, soprattutto di conifere come larice (Larix decidua), pino nero (Pinus nigra), abete rosso (Picea abies), abete bianco (Abies alba) e pino silvestre (Pinus sylvestris), soggetto a mortalità e danni da processionaria (Traumatocampa pityocampa).
Si trovano anche qui aree a brughiera boscata, con sorbo montano (Sorbus aria) e sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), interrotte lungo i valloni da boscaglie di ontano (Alnus glutinosa) e faggio (Fagus sylvatica).
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