Castello ducale di Agliè
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Circondato da un parco con alberi secolari e grandi serre, il Castello di Agliè, in provincia di Torino, è un trionfo di eleganza e splendore di oltre 300 stanze, con un patrimonio di arredi e collezioni preziose, tra cui quadri, reperti archeologici, raccolte ornitologiche e orientali.
La sua storia è lunga sette secoli: è stato infatti costruita in più fasi a partire dal 1100, dapprima come fortificazione con torre, impianto a corte e fossato, per volontà della famiglia San Martino; successivamente, nel 1646, per volere del conte Filippo San Martino e probabilmente, su progetto di Amedeo di Castellamonte, fu trasformata la parte verso il giardino, progettata la parte del cortile di San Massimo, edificate due gallerie parallele e la cappella di San Massimo, su una cappella preesistente.
Il Castello acquisì così un impianto simmetrico, con il giardino terrazzato e i muri di sostegno a nicchie. Nel 1763, acquistato da Savoia, venne ristrutturato in modo consistente, sia all’interno sia all’esterno, su progetto dell’architetto Birago di Borgaro, con interventi di artisti quali Collino per le statue delle fontane, Bolina per gli stucchi e gli apparati decorativi del grande salone di caccia, Michel Benard per il giardino.
In seguito, con Napoleone, il Castello fu trasformato in ricovero di Mendicità, mentre il parco venne lottizzato e venduto a privati. Nel 1823, ritornato tra i possedimenti reali, fu nuovamente trasformato per volontà di Carlo Felice che affidò il progetto di restauro a Michele Borda di Saluzzo. Artisti come Paolo Cremona e Giacomo Spalla si occuparono degli interni e del giardino e venne costruito un Teatrino nella Galleria dei Marmi.
Nel secondo Ottocento, altri interventi furono incentrati sulla Galleria Verde e sul parco, che fu trasformato in un giardino all’inglese.
Il parco
Il parco è il risultato delle diverse fasi costruttive. Dal 1939, divenuto di proprietà dello Stato italiano, il parco fu risanato, bonificato e restaurato con interventi continui.
La parte più antica, di impianto seicentesco, vicino al Castello, è organizzata su tre terrazzamenti, con aiuole, vasi di agrumi, colombaia, fontane, statue poste entro le nicchie e un ampio parterres di siepi di bosso.
Il parco all’inglese, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento, sembra sia nato su un antico disegno settecentesco all’italiana, oggi scomparso. Ricco di alberi ad alto fusto tra cui platani, carpini bianchi (Carpinus betulus) e querce rosse, si sviluppa oltre la grande fontana a ferro di cavallo, e prosegue dopo il “Gran Prato” con vialetti e sentieri irregolari fino ad arrivare ad un lago diviso in due rami, ognuno con un’isola. Qui si trovano un padiglione di riposo, un tempo affrescato, l’imbarcadero di legno ed alcuni reperti archeologici.
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Contatti
Piazza del Castello, 2 - Agliè(TO)
012 4330102
sbap-to.aglie@beniculturali.it