This post is also available in: English (Inglese)

Il Castello di San Giorgio Monferrato, in provincia di Alessandria, dovrebbe risalire al X Secolo e presumibilmente al 951, in seguito all’atto di pace fra Aleramo, primo marchese del Monferrato e le popolazioni vicine. Il maniero venne infatti costruito, come molti altri nella zona, per mettere freno alle incursioni dei Saraceni che infestavano il Monferrato e il Piemonte. Nel tempo ha subito molte modifiche e trasformazioni, tra cui la costruzione della torre ad opera dei Vercellesi, che invasero le terre quando Roberto Avogadro ne divenne proprietario nel 1216, e la costruzione delle gigantesche mura sul lato ovest, volute da Gian Giorgio marchese di Monferrato.

Nel 1533 il castello passò alla famiglia Gonzaga, e in seguito venne ripetutamente occupato da soldati francesi e spagnoli. Nel 1629 gli Spagnoli lo incendiarono e quasi distrussero.

Pochi anni dopo, Ferdinando Carlo Gonzaga, ultimo duca di Mantova e di Monferrato, investì del feudo di San Giorgio il conte Gozani, la cui famiglia ricostruì il castello e lo tenne fino al 1870, creando anche un parco e un giardino all’italiana ancora esistenti, che si aprono con ampie vedute sulle colline del Monferrato.

Altrettanto ammirevoli gli interni, arredati in stile neogotico, ricchi di affreschi; gli scaloni barocchi del cortile d’onore; la piccola chiesa costruita su progetto dell’architetto Ferroggio, nello stile di Filippo Juvarra (1678-1736), architetto e scenografo massimo esponente del Barocco italiano; la grandiosa facciata meridionale, in finto gotico dell’architetto Bollati, risalente al 1828; la terrazza con merlature ghibelline prospicienti la vallata.

Il castello oggi ospita una galleria d’arte e antiquariato; nel parco, inoltre, un fabbricato del ‘600 è stato trasformato in albergo e ristorante.

This post is also available in: English (Inglese)