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L’Oasi La Bula, istituita nel 1990, si trova alla periferia sud della città di Asti, in località Boana, lungo il fiume Tanaro.
Oggi quest’area, di circa 20 ettari, è inserita in un progetto di ingegneria naturalistica che ha l’obiettivo di restituire al territorio l’originale ambiente fluviale: questa zona, infatti, è stata storicamente luogo di scavi di materiali inerti, oltre che deposito di rifiuto e sede di attività illecite. Le modalità dell’intervento di recupero sono state attentamente studiate da un team di ingegneri, architetti, dottori forestali e naturalisti. Il ripristino degli equilibri naturali ha avuto inizio con la regolarizzazione delle attività di estrazione, oggi consentite solo in una parte ristretta di territorio, e la graduale rinaturalizzazione.
L’introduzione di specie arboree autoctone sta aiutando il ritorno spontaneo di specie animali.

Sui vecchi esemplari di Populus spp. e Salix spp. trovano oggi riparo per la nidificazione diverse specie, tra cui l’airone cenerino, l’airone bianco maggiore, il raro airone rosso, le gallinelle d’acqua, il martin pescatore e il falco di palude.
Tra i rettili e anfibi invece sono stati osservati il biacco, la natrice dal collare, la rana verde, il tritone crestato e tanti invertebrati.
La posizione limitrofa alla città fa La Bula è un’oasi con forte vocazione didattica.

Grande cura si sta dedicando alla progettazione di percorsi e punti di osservazione, che dovranno essere protetti, per evitare disturbo alla fauna.

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