Villa Tiepolo Passi e giardini storici
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TRATTO DA: “I giardini delle ville venete”, di Camilla Zanarotti, Silvana Editoriale, per gentile concessione dell’autrice.
La storia del luogo su cui sorge Villa Tiepolo Passi risale al periodo paleo veneto in con la presenza di un castelliere, divenuto poi un presidio militare in epoca romana. La villa, di origini cinquecentesche, assume le forme gentilizie nel secolo successivo grazie da Ermolao Tiepolo, procuratore di San Marco e senatore della Repubblica di Venezia. Appartenente ad una delle più potenti famiglie veneziane decise di far edificare qui un sontuoso palazzo dominicale, al centro di vasti possedimenti agricoli. La proprietà passò poi ai Valier e in seguito, a metà del’ottocento, all’antica famiglia bergamasca dei Passi di Preposulo, attuale proprietaria. La posizione strategica di tutto il complesso si percepisce ancora alla vista dello straordinario viale prospettico che si stende per oltre 2,5 chilometri a meridione della villa e prosegue a settentrione verso il centro abitato di Carbonera. Al corpo centrale della villa padronale, in stile veneziano barocco, si affiancano due ali simmetriche, disposte a mezza croce uncinata. Sul retro, sobri edifici ospitano scuderie, granai, cantine e magazzini. Sul fronte si stende uno scenografico giardino all’italiana, con aiuole bordate di bossi e tassi splendidamente potati, racchiuso ai lati da un suggestivo parco romantico con ghiacciaia, grotte e alberi secolari. In passato il parco era attraversato da un articolato sistema idrico. L’acqua del Rio Piovensan, che delimita il complesso a nord e a ovest, veniva condotta all’interno del parco e suddivisa in una complessa rete di canali, alimentati anche da un pozzo. L’ acqua veniva condotta alla fontana al centro del parterre e proseguiva alla peschiera, sorta di fossato di confine, che chiude il giardino all’italiana a meridione. In passato era funzionante anche la ghiacciaia, dove un ingegnoso sistema di regolazione del flusso dell’acqua di una cascatella sul fianco della collinetta, permetteva di ottimizzare durante l’inverno la produzione del ghiaccio, che poi veniva tagliato e qui conservato in un locale sotterraneo. L’acqua un tempo proseguiva il suo corso fino ad un laghetto nel parco romantico della zona a est, veniva distribuita verso nord per irrigare il brolo e i frutteti per ritornare al Rio Piovensan e riprendere il suo corso. Tutto questo sistema funzionava grazie al solo movimento della ruota mossa dalla corrente del Rio, e, all’interno del parco, per il principio dei vasi comunicanti. Questo raffinato sistema è una straordinaria espressione della conoscenza ingegneristica e dell’equilibrio tra estetica e funzionalità della ‘civiltà in villa’: il laghetto, che con il suo isolotto, l’esile ponticello e la lussureggiante vegetazione diventava un punto d’attrazione pittoresco, era altresì importante riserva d’acqua cui attingere nei periodi di siccità. L’attenta conduzione della proprietà, che è tutt’ora una efficiente azienda agricola, mira ora al ripristino di questa straordinaria memoria storica.
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Contatti
Via Brigata Marche 24 - 31030 Carbonera(TV)
0422 397790
info@villatiepolopassi.it
http://www.villatiepolopassi.it
Altre info
8-10 euro a persona; gli studenti fino a 22 anni 7 euro.
Tutto l'anno.
Tutte le domeniche alle 11.00. Da marzo a novembre anche alle ore 15.30. I gruppi tutti i giorni su prenotazione (min. 15 persone).