Isole Pelagie
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Nel mar Mediterraneo, tra la Sicilia e l’Africa, si trovano le isole Pelagie: Lampedusa, Linosa e Lampione, che dal 2002 sono diventate Area Marina Protetta. Si estende 4.136 ettari di superficie, con 46.279 metri di coste.
Un tempo, l’arcipelago era abitato dagli arabi e Lampedusa era sede di un governatore arabo. Nel 1839 i Borboni iniziarono la colonizzazione, che portò a una profonda trasformazione del territorio: privato della rigogliosa vegetazione della macchia mediterranea, iniziò un processo di desertificazione.
Le tre isole, Lampedusa bianca, Linosa nera, e Lampione piccolissima, si trovano nell’influenza delle correnti del mare Ionio e del mare Egeo. Presentano caratteristiche ambientali, anche sottomarine differenti, a causa delle origini teologie diverse: Lampedusa e Lampione appartengono al continuante africano, Linosa a quello europeo.
L’Area Protetta raccoglie un patrimonio naturale molto ricco ed è orientata soprattutto alla salvaguardia dei cetacei, delle tartarughe marine e dei pesci cartilaginei.
FLORA E FAUNA SOTTOMARINE
Il panorama subacqueo è costituito dalla prateria di fanerogame marine Posidonia oceanica; vi sono inoltre diverse altre alghe, come Cystoseira amentacea, ed incrostazioni di alghe calcaree (Lithothamnium spp.).
Tra i cetacei, il delfino Tursiops truncatus vive nelle acque vicine alle coste, mentre altre specie come Delphinus Delphis, Stenella coeruleoalba e la Balaenoptera physalus frequentano le acque circostanti. La tartaruga marina Caretta caretta, che rischia l’estinzione, preferisce frequentare la spiaggia dell’Isola dei Conigli e la Pozzolana di Ponente a Linosa. Nei fondali di Lampione si possono incontrare cernie, aragoste, corallo giallo e rosa e lo squalo grigio.
Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa
Istituita nel 1995, la Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa si trova in una zona di protezione speciale (ZPS) e sito di importanza Comunitaria, fra il Vallone dell’Acqua ad ovest e Cala Greca ad est, e comprende anche l’Isola dei Conigli.
FLORA
In seguito alla distruzione dell’originaria, fitta e diversificata macchia mediterranea, durante la colonizzazione borbonica, l’isola mantiene una grande ricchezza floristica, con specie assenti nel resto del territorio italiano, come il fior di tigre (Caralluma europaea), succulenta di origine magrebina, e Stapelia europea, specie di origine africana, il fiordaliso acaule (Centaurea acaulis), endemico del Nord Africa, la carota selvatica di Lampedusa (Daucus lopadusanus) e la camomilla selvatica (Anthemis lopadusana).
Il paesaggio è dominato dalla gariga, con euforbia, lentisco, timo, camedrio (Teucrium chamaedrys), che cede spesso il posto ad ambienti di steppa mediterranea, con asfodeli endemici (Allium lopadusanum), Asteracee (Pallenis spinosa, Carlina sicula) e la scilla marittima (Drimia maritima).
Negli ambienti costieri prevalgono Euphorbia pinea, Thymelaea irsuta, Sedum sediforme, Sedum dasyphyllum, Capparis spinosa e Atriplex halimus.
L’antica macchia mediterranea sopravvive solo in alcuni valloni interni della Riserva, dominati dall’euforbia arborescente (Euphorbia dendroides), con radi insediamenti di ginepro fenicio, carrubo e qualche olivastro. In una zona, il Corpo Forestale della Regione Siciliana, ha effettuato un rimboschimento con pino d’Aleppo (Pinus halepensis)
FAUNA
Come la flora, anche fauna presenta molte affinità con quella presente nordafricana.
Tra i mammiferi, a Lampedusa si incorrano il coniglio selvatico, il topo domestico, il ratto nero e il mustiolo; i pipistrelli miniottero (Miniopterus schreibersi) e il vespertilio maggiore (Myotis myotis). Tra i rettili, i più comuni sono il geco (Tarentola mauritanica), il gongilo (Chalcides ocellatus) e la lucertola striata (Psammodromus algirus): esclusiva dell’isolotto dei Conigli, unica stazione italiana di questo sauro; ci sono poi il colubro dal cappuccio (Macroprotodon cucullatus), presente in Italia solo a Lampedusa, e il colubro lacertino (Malpolon monspessulanus insignitus). Particolare importanza ha la presenza della tartaruga marina (Caretta caretta), che nidifica sulla spiaggia dell’isola dei Conigli. L’unico anfibio presente è il rospo smeraldino (Bufo siculus).
Numerosi gli uccelli che vi nidificano, tra cui il gabbiano, il gheppio, il falco della regina, il falco pellegrino, il marangone dal ciuffo, la berta maggiore e la berta minore; molte le specie migratorie che vi sostano volando verso l’Africa, tra cui la tortora, la balia nera, la pispola, il beccafico, il gruccione, la ghiandaia marina, la gallinella d’acqua, la nitticora e tantissime altre.
Tra gli insetti, molti specie testimoniano le affinità tra la fauna lampedusana e quella del Nord-Africa, come gli endemici Pamphagus ortolaniae, una grossa cavalletta priva delle ali, e lo Julodis onopordi lampedusanus, coleottero dalla livrea iridata, nonché molte specie che vivono solo a Lampedusa, come l’ortottero Odontura borrei e i coleotteriCoccinella algerica, Campalita algerica ed Exochomus nigripennis.
Da gustare:
Pesce azzurro sott’olio di Lampedusa e la cassata siciliana.
Riserva Naturale Isola di Linosa e Lampione
La Riserva, gestita dalla Azienda foreste della Regione Siciliana, fa parte, assieme ai rispettivi tratti costieri e a quelli di Lampedusa, dell’Area marina protetta Isole Pelagie.
Linosa, nota per la bellezza delle sue acque e le suggestive scogliere, è un’isola vulcanica originaria del continente europeo, per cui mostra una flora diversa dalle altre isole del Mediterraneo, compresa Lampedusa: conta 220 entità di piante superiori, oltre a muschi e licheni.
Oltre alle specie tipiche della macchia mediterranea (Pistacia lentiscus, Euphorbia dendroides, Capparis spinosa, Thymus capitatus), comprende numerosi endemismi esclusivi, come Valantia calva, Valantia muralis var. intricata, Limonium algusae, Pancratium angustifolium, Erodium neuradiflorum var. linosae, Galium murale var. calvescens, ed endemismi condivisi con altre isole vicine, come Linaria pseudolaxiflora, presente anche a Malta, Oglifa lojaconoi, presente anche a Pantelleria, e Plantago afra ssp. zwierleinii, che cresce anche a Lampedusa, Pantelleria e Malta.
La spiaggia della Pozzolana di Linosa è uno degli ultimi siti italiani di nidificazione della tartaruga Caretta caretta, e Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per l’UE.
Vi nidificano inoltre la berta maggiore (Calonectris diomedea), un uccello procellariforme che vive per quasi tutto l’anno in mare aperto. Tra i rettili, vi sono la lucertola linosana (Podarcis filfolensis laurentimulleri) e la Calcides diomedea.
Lampione è invece uno scoglio di natura calcarea: inospitale e di difficile approdo, rappresenta un ambiente ecologicamente integro, dalla ricca comunità faunistica, che ha Riserva vuole tutelare: colonie nidificanti di uccelli marini come il Falco della regina, popolazioni geograficamente isolate di Podareis Filfodensis e Chalcides ocellatus.
Nelle sue acque si riproducono lo squalo bianco e altre specie di squali pelagici.
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