Acquavite di genziana abruzzese
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L’acquavite di genziana è un distillato che si ottiene dalle radici della genziana maggiore o genziana gialla (Gentiana lutea), tipico fiore delle montagne, alpine e appenniniche, fra i 1000 e i 2500 metri di altitudine. Le radici sono raccolte, con le opportune autorizzazioni, tra agosto e settembre, cioè a fine fioritura, e solo da piante mature così da salvaguardare il ciclo riproduttivo; una volta pulite a mano, tradizionalmente vengono tagliate e messe a fermentare attraverso vari procedimenti.
L’acquavite di genziana è caratteristico anche dell’Abruzzo, dove è un immancabile fine pasto: di colore ambrato e gusto amarognolo, è il digestivo per definizione.
La ricetta abruzzese si differenzia dalle altre, tra cui quella trentina: consiste infatti nella macerazione delle radici essicate, intere o spezzettate, in vino bianco per almeno 40 giorni.
In seguito, si “svina”, cioè le si tolgono, senza bisogno di filtrare e si aggiunge al liquido pochissimo zucchero e alcool. In genere occorrono 40 grammi di radici essiccate per litro di vino, che deve essere bianco, giovane e fresco, con spiccata acidità, che verrà esaltata quando la genziana verrà servita ghiacciata.
In seguito, si travasa, imbottiglia e lascia invecchiare.
La gradazione alcolica dell’acquavite va dai 40 ai 45 gradi.
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Contatti
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