Area Attrezzata Regionale Brich di Zumaglia e Mont Prève
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Istituita nel 1995, l’Area Attrezzata Regionale occupa un’area di circa 44 ettari, nei Comuni di Ronco e Zumaglia, a pochi chilometri ad est di Biella. La sua altitudine media è di 600 metri sul livello del mare, con un massimo di 669 metri sulla sommità del rilievo Brich di Zumaglia, mentre il Mont Prève è di poco più basso (660 metri).
“Brich” in piemontese significa collina o altura, mentre il toponimo Zumaglia deriva da zumaja, un termine biellese che significa mammella, in riferimento a come le due colline gemelle appaiono da lontano.
Sulla cima del Brich si trova il castello di Zumaglia: risalente al 1291, ma quasi completamente distrutto nel 1556, è stato ricostruito solo nel 1937, per opera del conte Vittorio Buratti. Oggi è utilizzato per eventi, mostre, ricevimenti e per iniziative culturali, tra cui la rassegna estiva di teatro itinerante, a cura della compagnia A.R.S. Teatrando.
L’Area comprende alcuni fabbricati rustici restaurati, fra cui la Casa di Guardia, un tempo usata per ospitare il custode e il giardiniere, che verrà riconvertita in laboratori di terracotta e incontri letterari; la Cascina Alè, una casa colonica un tempo circondata da un orto modello, un frutteto e una vigna impiantata per realizzare il vino Alè, il cui utilizzo verrà ripristinato per dare ospitalità.
Flora
Il castello del Brich Zumaglia è circondato da un parco con vegetazione boscosa eterogenea, in cui specie forestali autoctone sono frammiste a specie ornamentali introdotte nel tempo allo scopo di trasformare il bosco preesistente in giardino romantico.
Vi si trovano alberi di specie rare o esotiche anche di notevoli dimensioni: le conifere rappresentano il gruppo di interesse ornamentale maggiore, con abeti (generi Abies e Picea), cedri (genere Cedrus), cipressi (Cupressus sempervirens), larici (Larix decidua), ginepri (Juniperus spp.), tassi (Taxus baccata), sequoie, tsughe. Tra le latifoglie, prevalgono le specie autoctone: acero campestre (Acer campestre) e acero montano (Acer pseudoplatanus), faggio (Fagus sylvatica), le querce farnia (Quercus robur), rovere (Quercus petraea), roverella (Quercus pubescens) e leccio (Quercus ilex), l’ontano bianco (Alcnus incana) e ontano nero (Alnus glutinosa), betulle (Betula pendula), frassino (Fraxinus spp.), castagno (Castanea sativa), olmo campestre (Ulmus minor).
Il Mont Prève è invece ammantato da fitti boschi di castagno (Castanea sativa), tipici della collina biellese.
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