Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo
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L’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo interessa la costa nord-orientale della Sardegna. Comprende circa 15000 ettari di mare, sottoposti a protezione per il valore naturalistico degli ambienti marini e insulari, e circa 40 Km di territorio costiero, che da Capo Ceraso giunge fino a Cala Finocchi, a Sud di San Teodoro, in un susseguirsi di insenature, spiagge, promontori e calette nate dall’effetto erosivo del mare sui graniti rosa che compongono il territorio.
Il sistema insulare è costituito da diverse isole. La principale è Tavolara, l’isola drago che sorge dal mare, che presenta forme aspre e verticali. Le isole minori, di natura granitica, presentano forme più arrotondate: vanno ricordate l’isola di Molara, Molarotto, l’isola Piana e dei Cavalli.
FLORA
L’area, considerata tra le più belle della Sardegna, ha come protagonisti assoluti la flora e la fauna.
In tutto il territorio è possibile ammirare vaste distese di ginepro, corbezzolo e fillirea che si protraggono fino al mare. La flora conta più di 500 specie conosciute, molte delle quali hanno una distribuzione limitata o vegetano solo sull’isola di Tavolara, e sono quindi tra le piante più rare al mondo. L’isola, oltre il ricco contingente di piante endemiche (più di 34), ospita delle specie che sono state trovate e descritte per la prima volta proprio sull’isola: Alyssum tavolarae, Limonium hermaeum, Asperula deficiens, Cephalaria mediterranea, Campanula forsythii, Buphtalmum inuloides, Centaurea filiformis.
Gli ambienti sommersi sono caratterizzati da varie forme di coralligeno mediterraneo, che si sviluppa a differenti profondità e vaste praterie di Posidonia oceanica. Questa pianta marina rappresenta l’equivalente di una foresta sottomarina ed è un fondamentale componente dell’ecosistema mediterraneo. La sua abbondanza e il suo stato di conservazione furono una delle motivazioni che portarono all’istituzione dell’Area Marina Protetta.
FAUNA
L’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo offre riparo per la nidificazione a numerose specie di uccelli marini. La Berta minore mediterranea (Puffinus yelkouan, nome locale “Tampesca”), che nidifica in tane sotterranee dal livello del mare fino alle più alte quote, il Marangone dal Ciuffo (Phalacrocorax aristotelis desmarestii), la Sterna (Sterna hirundo) e il Fraticello (Sterna albifrons), che si tuffano fulminei in acqua per catturare piccoli pesci, il raro Gabbiano corso (Larus audouinii), esclusivo del Mar Mediterraneo e numerose altre specie, tra cui diversi rapaci.
Nelle acque dell’Area Marina è possibile avvistare anche i mammiferi marini e i grandi pesci cartilaginei, come i Tursiopi (Tursiops truncatus), delfini costieri che si lasciano osservare molto di frequente, i Grampi (Grampus griseus), Capodogli (Physeter catodon) e gli innocui Squali elefante (Cetorhinus maximus).
Tra gli invertebrati la spugna Aplysina aerophoba, che indica con la sua presenza un’elevata qualità ambientale, la Nacchera (Pinna nobilis) e la Patella ferruginea.
ARCHEOLOGIA
L’isola di Tavolara, oltre che a scenari naturali molto suggestivi, è interessante dal punto di vista archeologico per i ritrovamenti di tracce umane risalenti a circa 37 mila anni fa, epoca in cui l’isola era ancora collegata alla terraferma. Sono state rinvenute pitture rupestri e altre tracce della cultura di Bonu Ighinu (neolitico medio) nella Grotta del Papa (così chiamata per la somiglianza di alcune rocce alla tiara papale). L’isola si caratterizza inoltre per gli alti e ripidi costoni (falesie) sui quali è visibile l’effetto dell’erosione dell’acqua: archi naturali, condotte e grotte costiere, intercalati da falde di detrito, banchi fossiliferi di conglomerati ed arenane, tra cui la splendida spiaggia di Spalmatore di terra, unica spiaggia dell’isola e risalente all’ultimo periodo interglaciale a clima sub-tropicale.
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