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Situata in un casolare costruito nel 1917, nel cuore della Valpolicella Classica, l’Azienda Agricola Mizzon appartiene oggi il giovane Nicola Perusi, che ha preso in mano l’azienda del nonno.

I suoi vigneti sono piccoli possedimenti dislocati in varie zone tra la vallata di Marano di Valpolicella e la pianura di San Pietro in Cariano. I tipi di terreno sono quindi molto vari, passando dal ghiaioso nei vigneti più bassi, a sabbioso nella zona pedecollinare ad argilloso in collina, nei possedimenti di Valgatara. Tante piccole lavorazioni naturali sono state applicate per poter ridurre l’utilizzo di fitofarmaci e dover usare solo il minimo necessario per il mantenimento della sanità e della qualità dell’uva, è stato eliminato l’utilizzo di diserbanti per consentire un ambiente più equilibrato all’interno del vigneto. Fra queste, la costante defogliazione e pulizia del grappolo, che permette una naturale asciugatura e respirazione tra gli acini riducendo il rischio di attacchi di muffe ed aumentando notevolmente l’efficacia dei trattamenti, i quali sono per la maggior parte il più naturali possibili, a base di zolfo e rame. I vigneti sono lavorati in modo naturale e rispettoso della microfauna e del territorio.

Le uve per la produzione di Recioto ed Amarone della Valpolicella vengono fatte appassire per 4 mesi, naturalmente, con l’ausilio di ventilatori e grandi finestre sempre aperte, sulle tradizionali “arele” , ossia graticci in legno e canna, nel solaio, con conseguente grande risparmio di energia. Al piano interrato si trova la zona invecchiamento, o bottaia, in cui il vino riposa per mesi o addirittura anni nelle botti di legno di rovere francese e nei barriques.

Le piante centenarie presenti in azienda sono curate da Stefano Lorenzi, arboricoltore e treeclimber certificato SIA (Società Italiana d’Arboricolture), ma anche sommelier AIS (Associazione Italiana Sommelier)

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