Carrubo a La Grave

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La Puglia è una regione conosciuta per le sue bellezze naturali, simbolo di questa terra sono i suoi uliveti centenari ma non solo, tra gli alberi importanti ma dimenticati perché il loro numero è diminuito rispetto al passato e alcuni vanno davvero scomparendo, c’è il carrubo, albero dal tronco massiccio e dal fogliame rigoglioso dai caratteristici frutti commestibili, che fino a 60 fa erano considerati dai bambini una vera leccornia.

In località La Grave a Polignano a Mare, troviamo un maestoso carrubo considerato il Patriarca della sua specie in questo territorio. Purtroppo, circa venti anni fa si è spaccata una delle sue diramazioni principali e questo ha modificato la sua conformazione ma, nonostante il danno, continua comunque a vegetare indisturbato.

Ceratonia siliqua

-biologia ed ecologia

Il carrubo è un albero longevo, dalla crescita lenta, conosciuto sin dall’antichità che predilige ambienti luminosi e soleggiati, alte temperature e tollera qualsiasi tipo di terreno, sia in prossimità delle zone costiere che fino a circa 400 metri di quota. È una pianta eliofila e xerofila, poco esigente, che cresce anche in suoli aridi e rocciosi.

-distribuzione

Originario delle regioni sud-orientali dell’Europa e del Medio Oriente è lungo le coste di tutto il bacino mediterraneo.

-importanza ed uso

La coltivazione del Carrubo avveniva già al tempo dei Romani che lo apprezzavano in modo particolare. Spesso lo si incontra insieme soprattutto con l’Olivo, formando gli oleo-ceratonieti di notevole effetto. Negli interventi forestali è stato utilizzato in associazione con il pino d’Aleppo, soprattutto nei rimboschimenti costieri. Il suo legno è duro e resistente, che lo rende apprezzato in falegnameria, anche se marcisce a contatto con l’acqua.

I fiori sono molto frequentati dalle api, e ciò costituisce un plus alla estensione dell’apicoltura nelle aree di coltivazione del carrubo.

E’ un eccellente antidiarroico (in pediatria è molto usata da decenni una polvere derivata dalle carrube: l’Arobon), ricostituente, rimineralizzante. Per secoli le carrube hanno sfamato i popoli del Nord Africa anche se poi, a seguito dell’arrivo del benessere, sono state utilizzate prevalentemente nella zootecnia. La loro polvere, dal sapore di cioccolato, viene infatti usata in tanti prodotti da forno e nella preparazione di dolci, ad esempio i biscotti. I semi, di forma lenticolare, detti ‘carati’, grazie al loro peso costante erano usati in passato per pesare oro e pietre preziose. da qui la denominazione “carati”.

Fonte foto: www.polignanoweb.it

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Contatti

Contrata La Grave - 70044 Polignano a Mare(BA)

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