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Tra gli edifici storici più importanti di Nardò, in provincia di Lecce, vi è il Castello Acquaviva o Castello Aragonese. Le prime notizie relative all’edificio risalgono al 1400, nel periodo di passaggio tra la dominazione angioina e quella aragonese, segnata, in città, dall’inizio del dominio della famiglia degli Acquaviva.
A costruire il castello fu il duca Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, si pensa come ampliamento di una preesistente struttura, per fortificare e rendere più sicura la città dopo le invasioni turche del 1480.

L’impianto è quadrangolare, con quattro torrioni, mura difensive e un fossato. Nel 1800 venne trasformato in una residenza signorile. Da ammirare, i cornicioni delle quattro torri, la facciata principale, caratterizzata da bugnato, il balcone sopra l’ingresso principale, decorato da cariatidi, sculture raffiguranti una figura femminile, utilizzate come colonne.
All’interno, il castello nasconde un delizioso giardino all’italiana, con un parterre di siepi di bosso (Buxus sempervirens), agrumi e cedri, circondato da ghiaia.

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