Castello Baron Gamba
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Il Castello Baron Gamba, ubicato nel comune di Châtillon, sorge su un promontorio roccioso nel cuore della Valle d’Aosta.
È stato edificato nei primi anni del XX° secolo, seguendo il progetto dell’Ingegner Carlo Siroldi, su desiderio di Charles Maurice Gamba, marito di Angélique d’Entrèves, figlia del conte Christin d’Entrèves.
A partire dal 1982 è di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta, e ospita diverse manifestazioni culturali.
Il Castello è circondato da ampio parco all’inglese, di 50.400 m2, più di 5 ettari, progettato all’inizio dell’Ottocento, che si integra con efficacia a coerenza con l’edificato e con la natura del paesaggio che lo circonda. La componente vegetale crea, seguendo la naturale inclinazione e pendenza del paesaggio, delle vedute che si integrano nel contesto paesaggistico architettonico creando continuità con una piacevole visione.
Della superficie totale, 17.000 m2 sono a prato, dove a primavera fanno capolino moltissime bulbose come narcisi (Narcissus spp.) e tulipani (Tulipa spp.), mentre gli altri 33.000 m2 sono ricoperti di boschi, vialetti e rocce.
All’interno del parco sono presenti quasi 200 alberi: faggi (Fagus sylvatica) vicino alle scuderie e al Castello, pini autriaci (Pinus nigra) tra cui gli esemplari più vecchi della Valle, ma anche abeti (Abies spp.), cedri (Cedrus spp.), abeti del Colorado (Picea pungens), abeti di Douglas (Pseudotsuga menziesii ), abeti rossi (Picea abies) querce (Quercus spp.), frassini (Fraxinus spp.), diversi ginkgo (Ginkgo biloba), tigli (Tilia spp.), ippocastani (Aesculus hippocastanum), aceri ricci (Acer platanoides) e acero di montagna (Acer pseudoplatanus).
Di particolare interesse sono gli esemplari arborei monumentali presenti in questo parco, tutelati e segnalati in base alla l.r. 21 agosto 1990, n. 50, tutti ben riconoscibili grazie alle targhe apposte: tra questi, una Sequoia gigante della California (Sequoiadendron giganteum) alta 37 metri e dal diametro del tronco di 217 centimetri, piantata nel parco nella seconda metà del XIX° secolo circa, dove ha trovato condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli, ma anche il cipresso calvo (Taxodium distichum) e lo spino di Giuda (Gleditsia triacanthos)
L’intero parco e tutto il patrimonio vegetale che in esso prospera è gestito e salvaguardato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Risorse naturali – Struttura flora, fauna, caccia e pesca – che lo monitora tramite specifiche indagini sulla stabilità.
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Strada Italo Mus, 14, Châtillon
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