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Il Castello di Buttrio è una dimora storica, situata a 140 metri sul livello del mare, in cima alla collina Pampinutta (da “pampino”, foglia della vite, coltivazione dominante nella zona), tra i Colli Orientali, circondata dai vigneti dell’omonima azienda agricola e da panorami meravigliosi, che spaziano dalle colline di Buttrio al Golfo di Trieste. Oggi ospita un agriturismo di charme, un’azienda vinicola e una locanda, specializzata in piatti tipici friulani.

Del Castello si hanno notizie sin dal 1139, ma probabilmente, vista la posizione strategica, era stato eretto ancora nell’XI secolo. Interessato da lotte, assalti, distruzioni e ricostruzioni, ospitò numerose famiglie: dai Signori di Buttrio, ai di Cuccagna, ai de Portis, ai di Varmo di Sotto, ai Morpurgo.

Oggi il complesso castellano è formato da due ville e vari edifici di epoche diverse, dal XVII al XX secolo, ricostruiti su rovine precedenti e ristrutturati da Alessandra Felluga.

La Villa settecentesca, dalla facciata neoclassica con inserti liberty, è protetta da un cancello d’inizio Novecento, dai raffinati motivi liberty con lo stemma e le iniziali del barone Elio Morpurgo (1858-1944), incorniciato da possenti colonne di pietra.

Il palazzetto gentilizio, seicentesco, è formato da una torre quadrata a una circolare neogotica con merlature, entrambe con muratura faccia a vista. Lo caratterizzano un ingresso con arco a tutto sesto, tre porte finestra con balaustre in pietra al primo piano e, nel sottotetto, finestrelle ellittiche sormontate da un cornicione continuo a dentelli. Nei contrafforti, serviti per fortificare l’antico castello, si trovano oggi in parte i rustici agricoli con le adiacenti scuderie.

Oltre la locanda, si incontra la chiesa trecentesca dei Santi Gervasio e Protasio, utilizzabile per i matrimoni. Da lì ci si inoltra nel parco, restaurato da Alessandra Felluga, che cinge la collina con un viale ad anello, affacciandosi sul panorama. Vi crescono cipressi, magnolie, carpini neri (Ostrya carpinifolia) e bianchi (Carpinus betulus), noci (Juglans regia) e allori (Laurus nobilis), cedri del Libano (Cedrus libani) e pini marittimi (Pinus pinaster).

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