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Il Castello di Gabiano, nel Monferrato, è oggi il cuore di un’importante azienda agricola. Tra i più antichi e i più vasti della zona, è citato da fonti storiche già nell’VIII secolo. Di grande importanza strategica ed economica, è stato a lungo teatro di assedi e di guerre, passando dai Montiglio, ai Gonzaga fino ad arrivare al Duca Ferdinando di Mantova che, nel 1622, lo cedette ad Agostino Durazzo Pallavicini concedendogli il titolo di Marchese di Gabiano.

Nel 1908 il marchese Giacomo Durazzo Pallavicini ne inizia il restauro che viene portato a termine nel 1935 dalla marchesa Matilde Durazzo Pallavicini dei Principi Giustiniani, su progetto dell’architetto Lamberto Cusani, in forme eclettiche medievali.

Oggi Giacomo Cattaneo Adorno Giustiniani e la sua famiglia, proprietari dell’Azienda Agraria Cattaneo Adorno proseguono l’opera di ristrutturazione e valorizzazione del castello, oltre a produrre vino coniugano le attuali conoscenze enologiche al rispetto della tradizione.

Il parco. Il castello di Gabiano è circondato da un grande parco all’inglese, che comprende un grande labirinto in bosso, progettato dallo stesso Cusani sempre negli anni Trenta del Novecento, a oggi dei rarissimi esempi documentati di labirinto nei giardini storici piemontesi.

Ricco di significati – viaggi mitologici, religiosi, filosofici, matematici -, sottolinea il contrasto tra le linee rigide e geometriche del castello e la naturalità del parco, ovvero fra il concetto di selva naturale e selva artificiale, nella quale la natura è rigorosamente manipolata e controllata dall’uomo.

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