Castello di Masino
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Il Castello di Masino, situato a Caravina, in provincia di Ivrea, ha origini molto antiche. Fu costruito come fortificazione con funzioni difensive per il controllo sul territorio tra Ivrea, Vercelli, la Valle d’Aosta e la pianura verso Torino dall’antica e nobile famiglia Valperga di Masino, che lo abitò per 10 secoli, fino al 1987.
Discendenti di Arduino d’Ivrea, primo re d’Italia, i conti di Masino hanno partecipato alla vita politica di molte corti europee e soprattutto a quella sabauda, come consiglieri e alti funzionari dei duchi Ludovico di Savoia ed Emanuele Filiberto, dei sovrani come Vittorio Amedeo II e Vittorio Amedeo III. Nel 1987, alla morte della Marchesa Vittoria Leumann, moglie di Cesare Valperga di Masino, il castello fu dichiarato di alto interesse storico artistico dal Ministero per i Beni Culturali e acquisito dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.
La struttura originale si presentava a pianta quadrata con torri angolari ma venne demolito alla metà del Cinquecento e ricostruito nel corso del Seicento. I camminamenti e l’antica muratura sono tuttora esistenti, sotto al cortile interno del Castello. Della nuova residenza si possono ammirare i saloni seicenteschi e settecenteschi, tutti affrescati ed arredati, di cui alcuni in stile neoclassico; da segnalare, l’appartamento di Madama Reale rivestito da stoffe raffinate, con il letto a baldacchino.
Nel vicino Palazzo delle Carrozze è conservata una ricca collezione di carrozze del 1700-1800.
Il parco
Il castello è circondato da diversi ettari di parco, che nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni. Nel Settecento doveva avere un disegno regolare, ispirato agli schemi rinascimentali con abbellimenti alla francese.
Sul terrazzamento est, posto tra il Torrione Rotondo e la Torre dei Venti, ai piedi del bastione, si trova il Giardino dei Cipressi che conserva l’impostazione geometrica propria del giardino all’italiana. Ancora presente anche il labirinto, segnalato nelle carte fin dal 1753, a oggi il secondo più grande d’Italia*: un intrinseco di siepi per un totale 1400 piante di carpini.
Nel 1800 il parco venne rielaborato secondo i dettami della moda dello stile paesaggistico all’inglese, con ampie distese erbose, zone boscose e un grande viale di tigli che conduce alla radura centrale; nel 1840-1847 venne realizzata la “Strada dei ventidue giri”, che con 22 tornanti collega la residenza al paese di Strambino.
Dal 1988 ad oggi sono stati realizzati molti altri lavori, alcuni dei quali affidati all’architetto Paolo Pejrone, tra cui la messa a dimora di 110.000 narcisi, e di 7.000 piante di Spirea van houttei, disposte lungo un sentiero, soprannominato il “Giardino delle Nuvole”. In tempi più recenti vi è stato realizzato un grande labirinto, con 1.400 carpini, su un progetto disegnato nel 1700, ma non realizzato.
In primavera (primo fine settimana di maggio) e in autunno (inizio di ottobre), il Parco del Castello di Masino ospita “Tre giorni per il giardino”, importante mostra-mercato di florovivaismo organizzata dal FAI, da anni sinonimo di qualità ed eccellenza.
L’edizione primaverile è stata la prima manifestazione di questo genere organizzata in Italia, nel 1991.
*Oggi il labrinto più grande d’Italia e non solo è il Labirinto della Masone, tutto di bambù, nella campagna parmense.
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Contatti
Via al Castello, 1 - Caravino(TO)
0125 778100
faimasino@fondoambiente.it
http://www.visitfai.it/dimore/castellodimasino/
Altre info
Adulti 5,00 euro; ragazzi (4-14) 2,00 euro; famiglia (due adulti e bambini fino a 12 anni) 10,00 euro.
Da marzo a novembre. Chiuso il lunedì. Martedì solo su prenotazione.
10.00-18.00