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Il Castello di Paderna si presenta con un profilo austero e solide mura che lo circondano, oltre al fossato ancora presente e ricco d’acqua.
è già documentato già agli inizi del IX secolo, e la prima testimonianza certa è un atto notarile d’acquisto datato 1028; un altro atto del 1163  ne attesta la proprietà al monastero di San Savino in Piacenza, mantenuta fino al 1453 , quando venne ceduto alla famiglia riminese dei Marazzani che la mantenne nei secoli fino agli attuali proprietari Pettorelli.

Nel ‘400 assunse l’attuale conformazione, con ampia corte agricola interna, la chiesa di Santa Maria, e diviso in due settori separati da un muro: uno a sud con un grande piazzale circondato dagli annessi agricoli (scuderie, fienili, porticati e abitazioni dei braccianti); l’altro a nord, suddiviso ancora in due cortili, uno con la residenza signorile, il pozzo, il torrione maggiore e altre abitazioni; l’altro con la cappella e l’edificio attraverso a cui si accede al giardino.
Le torri occupano gli angoli dell’intera struttura, a differenza della torre nord posta fuori le mura ma all’interno del fossato.
Oggi la tenuta è un’ azienda agricola biologica, orto-giardino con antiche varietà, frutteto, fattoria didattica e sede di frutti antichi.

Nel mese di ottobre vi si organizza una deliziosa mostra emrcato, “Frutti Antichi”, deedicata alle varietà antihe di ortaggi, fruttiferi, rose, agli animali da cortile e a prodotti di artigianato.

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