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La Valle del Chiese è un vasto territorio compreso tra la Sella di Bondo (spartiacque tra il fiume Chiese e il fiume Sarca) e il Lago d’Idro. Si tratta di una valle di periferia, lontana da grandi centri abitati, a metà strada tra Trento e Brescia. Il museo, distribuito su tutto il territorio, vuole preservare la tradizione popolare e le testimonianze storiche, la cultura contadina fra boschi e prati, il lavoro dell’uomo e l’intatta simbiosi con la natura e il paesaggio.

Quattro sono i percorsi possibili. Il primo, il Percorso della Memoria, recupera le numerose testimonianze a ricordo di avvenimenti e personaggi significativi, attraverso ritrovamenti archeologici risalenti a 3.500 anni fa, i Castelli e le Residenze Lodroniane, le fortificazioni austroungariche della Grande Guerra, un cimitero monumentale, trincee italiane e austriache, il Museo della Grande Guerra.

Il secondo, il Percorso del Lavoro, mira a recuperare gli antichi mestieri che, fino al secondo dopoguerra, hanno caratterizzato l’economia della Valle, ma anche alcune attività più recenti, come la coltivazione dei piccoli frutti e della vite (Vitis vinifera), senza dimenticare le specialità gastronomiche tipiche.

Il terzo, il Percorso della Natura, permette di addentrarsi in un’incredibile diversità concentrata in uno spazio relativamente esiguo: in pochi chilometri troviamo infatti piante palustri, pini, querce, rovelle (Quercus pubescens), ginestre (Spartium junceum) e castagni.
E più in alto aceri e maggiociondoli, abeti e larici (Larix decidua), mughi (Pinus mugo) e rododendri.

Alla ricchezza botanica si accompagna quella faunistica: nelle zone palustri si trovano gli anatidi, a quote più elevate la pernice bianca e la lepre bianca.

Infine, il Percorso dell’Arte conduce alla scoperta dei tesori artistici, come le varie chiese, con le loro forme architettoniche, gli affreschi, le pale d’altare, le tele, le opere lignee e l’argenteria. Accanto a questi, strettamente legate alle istituzioni ecclesiastiche, vi sono testimonianze anche dell’arte popolare, visibile nell’ingegno e nell’abilità costruttiva sia delle singole abitazioni sia nella complessità di alcune aggregazioni urbane.

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