Fico mandorlato

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Il territorio tra San Vito dei Normanni e Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, storicamente è uno dei luoghi di maggiore produzione di mandorle e fichi della Puglia; queste campagne vantavano decine di cultivar di mandorle e di fichi, e con questi frutti, si preparava un dolce tradizionale: il fico mandorlato.

A rendere unico il fico mandorlato di San Michele Salentino è la sapiente tecnica con cui ancora oggi viene essiccato e “accoppiato”, una lavorazione rimasta in larga parte simile a quella usata in epoca romana. L’idea di rendere più gustoso il fico secco si è divulgata a San Michele Salentino nel primo dopoguerra anche vista l’abbondanza di alberi di mandorlo presenti sul territorio.

Il prodotto è costituito da fila di fichi secchi e mandorla accoppiati con una all’interno e spezie naturali. Il territorio interessato alla coltivazione dei fichi è quello di San Michele Salentino, nelle contrade fra San Vito dei Normanni, Ostuni, Latiano e Ceglie Messapica, zona denominata Alto Salento.

I fichi, della varietà “Dottato”, si raccolgono nel mese di agosto entro primi giorni di settembre; vengono aperti a metà con un coltello, sistemati su stuoie di cannicci e messi ad essiccare al sole per almeno 5-6 giorni.
La lavorazione avviene ancora secondo tecniche tradizionali. Il fico secco mandorlato, pur non contenendo alcun tipo di conservanti, si può conservare per 8-9 mesi.

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Contatti

San Michele Salentino(BR)

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