Foresta di Marganai

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La Foresta demaniale di Marganai si estende per una superficie di 3650 ettari, nella provincia di Carbonia-Iglesias, si trova all’interno del Parco di Monte Linas- Marganai di 22.220 ettari nei territori di Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnosfanadiga, Iglesias, Villacidro. La zona del Monte Marganai si trova a Nord-est del parco, il Monte Marganai confina con il Monte Linas che è il più alto della Sardegna meridionale e fa parte dell’anello metallifero dell’Iglesiente, caratterizzato da dolomie e calcati ricche di solfuri di piombo, zinco e ferro. Infatti, questa è una zona in cui sono presenti molti siti minerari che hanno scritto la storia di questa regione, la Sardegna. Il territorio è caratterizzato da profondi solchi derivanti dalle erosioni e da foreste cresciute su calcare.

La Foresta di Marganai è considerata una tra le aree più importanti della Sardegna per il suo interesse naturalistico, è presente al suo interno un giardino botanico che è possibile visitare, il giardino montano di Linasia, realizzato a scopo scientifico-didattico, dove è rappresentato l’immenso patrimonio floristico di cui questa area è ricca. Marganai è anche un laboratorio di studio e monitoraggio degli ecosistemi forestali mediterranei, ed in tal senso nel 1995 è stata realizzata un’area permanente inserita nella rete nazionale CONECOFOR, un programma coordinato dal Corpo Forestale dello Stato che conta 31 aree nel territorio italiano.

Questa Foresta è attraversata da numerosi corsi d’acqua a portata stagionale e ha mantenuto il suo fascino e la sua bellezza nonostante il paesaggio naturale sia stato oggetto di una pressione antropica sia per l’intenso sfruttamento minerario che per i ripetuti incendi. All’interno della foresta, è di considerevole interesse naturalistico l’area della Grotta di San Giovanni, una delle più vaste della Sardegna e interamente percorribile con automezzi. La vegetazione è caratterizzata da fustaie di leccio, sugherete, nelle zone basse esposte a Sud, tasso, cedui misti della macchia-foresta mediterranea. Vari sono stati i tentativi di rimboschimento utilizzando specie del genere Pinus. Le leccete presenti nel territorio sono dovute all’associazione del Viburno-Quecetum ilicis, a cui a volte si associano dei corbezzoli. Molto estesi sono i rimboschimenti artificiali effettuati a partire dal 1914 principalmente con conifere (pino domestico, pino d’Aleppo e pino radiata), recentemente sono state impiegate anche le latifoglie (leccio, sughera e roverella). Il sottobosco è per lo più formato da oleastro (Olea europaea var. sylvestris) e lentisco. Il fenomeno degli incendi porta ad avere presenza di formazioni a macchia secondaria, con cisteti e garighe, presenti soprattutto in aree dal suolo poco profondo ed esposte ai venti. Sono presenti specie rare ed endemiche tra cui Helichrysum montelinasanus, Armeria sulcitana e Iberis integerrima. Numerose sono anche le specie faunistiche presenti quali il riccio, la volpe, il cinghiale, il gatto selvatico, la pernice sarda, il corvo imperiale, l’aquila reale, il gheppio, il falco pellegrino, poiana, sparviero; segnalata anche la presenza sporadica del grifone e l’aquila del Bonelli.

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Contatti

Domusnovas, Fluminimaggiore e Iglesias()

0781 20060/68

Altre info

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