Villa del Balbianello

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Villa del Balbianello si trova sul promontorio boscoso di Lavedo, a Lenno. Sorto sul finire del XVI secolo sui resti di un convento francescano del 1200, forse su disegno di Pellegrino Tibaldi, architetto e pittore cinquecentesco, per volere del cardinale Tolomeo Gallio, il palazzo venne fatto ampliare dal cardinale Angelo Maria Durini nella seconda metà del Settecento. Durante i primi decenni dell’Ottocento la proprietà fu ceduta al conte Luigi Porro Lambertenghi, che la rese un punto di riferimento della carboneria lombarda e un rifugio per i rivoluzionari. Negli anni a seguire passò agli Arconati Visconti, esponenti della nobiltà milanese e divenne un importante luogo di incontro di scrittori e intellettuali dell’epoca, fra i quali Manzoni, Berchet e Giusti. Dopo un periodo di abbandono, nel 1919 la proprietà fu acquistata dal generale americano Butler Ames e nel 1954 dal celebre esploratore polare Guido Monzino, il quale, nel 1988, la lasciò in eredità al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano).
La villa è costituita da due corpi quadrati a picco sul lago: nella zona superiore si ammira la celebre loggia (Loggia Durini), ricoperta da un annoso Ficus pumila, decorata sul pavimento da una rosa dei venti intarsiata: è il punto focale del grande parco di impianto settecentesco che domina i golfi di Diana, verso l’Isola Comacina, e quello di Venere, verso Tremezzo. All’interno, la villa custodisce una delle più ricche biblioteche dedicate a spedizioni alpinistiche e polari e, nel sottotetto, un piccolo museo che raccoglie i ricordi delle spedizioni del conte Monzino. Dal porticciolo, protetto da un muraglione semicircolare ornato da tre statue di santi, tra cui San Carlo Borromeo raffigurato nell’atto di benedire le acque, si accede all’ingresso principale della villa. Un elegante imbarcadero con uno splendido cancello di ferro battuto costituisce invece l’ingresso secondario, fra rododendri e azalee. Il giardino è una combinazione di stili all’italiana e alla francese, con una successione di tappeti erbosi in pendenza delimitati da siepi di bosso (Buxus sempervirens) e lauro (Laurus nobilis), e annosi platani potati a candelabro, alternati ad antiche statue e glicini, a ornare il sentiero che dal lago sale fino alla sommità del promontorio; tra le presenze arboree, vi sono un enorme leccio (Quercus ilex) e una grande canfora (Cinnamon camphora) allevati a cupola, assolutamente spettacolari.
Villa e giardino del Balbianello, di proprietà del Fai, sono aperti alle viste da da metà marzo a metà novembre. Sono ammessi i cani, purché ovviamente al guinzaglio, ma in questo periodo occorre presentare il Green Pass per accedere anche solo al giardino.

Curiosità: dal Balbianello sono state ambientate alcune scene “Guerre Stellari – l’Attacco dei cloni” (2002), di George Lucas, e di “007 Casino Royale” (2006), di Martin Campbell.

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Contatti

Via Comoedia 5 - Lenno(CO)

0344 56110

http://www.visitfai.it/dimore/villadelbalbianello/

Altre info

A pagamento. Considerate le svariate combinazioni si consiglia di visitare il sito

Da metà marzo a metà novembre

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, tranne i lunedì e i mercoledì non festivi

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