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Il Giardino degli Aranci è il nome con cui si indica Parco Savello, un parco di Roma sul colle Aventino, nel rione Ripa, che si estende per  7.800 metri quadrati.

Venne disegnato da Raffaele De Vico nel 1932, con disegno fortemente simmetrico, nell’area in cui sorgeva un antico fortilizio, presso la chiesa di Santa Sabina, eretto dalla famiglia dei Savelli tra il 1285 e il 1287, asua volta su un preesistente castello fatto costruire dai Crescenzi nel X secolo. Il nome Giardino degli Aranci ricorda l’arancio piantato da San Domenico, nel 1203 nel vicino chiostro di Santa Sabina, dove ancora oggi crescono solo melangoli, ovvero aranci amari (Citrus aurantium), ottenuti nei secoli per polloni di quella prima pianta (il chiostro può essere visto  tramite un foro aperto nel muro del portico della chiesa.

Il Parco è attraversato da un viale mediano in asse con il belvedere, che si apre in due slarghi: in quello destra era in origine collocata la fontana, realizzata da Giacomo della Porta per Piazza Montanara, e nel 1973 trasferita a piazza S. Simeone ai Coronari. La fontana odierna è formata da una vasca termale romana in granito, adorna di maniglioni a bassorilievo, e da monumentale mascherone marmoreo cinquecentesco, raccolto in una grande conchiglia, dalle lunghe traversie.

L’ingresso principale, in piazza S. Pietro d’Illiria, nel 1937 venne arricchito con un portale proveniente da Villa Balestra, sulla via Flaminia. Nel 2005 il parco è stato oggetto di un intervento di restauro della vegetazione.

Ingressi al giardino: piazza Pietro d’Illiria, via di S. Sabina, e clivio di Rocca Savella.

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