Giardino dei Cannizzi – Orto giardino di S.Giovanni al Sepolcro

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L’ Orto giardino del Tempietto di S.Giovanni al Sepolcro, a Brindisi, è una piccola, deliziosa area pubblica, incastonata fra le mura del centro storico e nuovi palazzi.

Aperto nel 2017 su progetto di Giovanni Nardelli, agronomo paesaggista dell’Ufficio Verde Pubblico del Comune e Vice Presidente Associazione Italiana Direttori Tecnici, , il piccolo parco, di 500 metri quadrati, è stato realizzato su un’area incolta, nata dall’abbattimento delle antiche case “a cannizzo”, tipiche della città.

Sulle vecchie mura di confine e sulle pareti delle piccole dimore superstiti vi sono ancora incastonati gli anelli in carparo (pietra calcarenitica), ai quali si legavano i cavalli utilizzati nel lavoro nei campi, così come sono ancora visibili le tracce della suddivisione dello spazio in piccole case e orti domestici, due antichi pozzi di epoca diversa, antiche sedute e pietre.

Di questo luogo si innamorò, negli anni Sessanta, l’attore romano Ubaldo Lay, famoso per il personaggio del tenente Sheridan: viveva a Mesagne, dove aveva sposato Olga Bogaro, ma conosceva bene Brindisi, dove aveva molti amici. Un giorno, dietro la piccola chiese sconsacrata, scoprì un giardino incolto, a seguito dell’abbattimento di antiche case a “cannizzo”, e decise di acquistarlo. Ma del giardino poi non fece più nulla e anno dopo anno, mentre attorno sorgevano nuove case e palazzi, divenne il parco di chi vi abitava. Alla morte di Lay, nel 1984, per trent’anni quel luogo meraviglioso rimase abbandonato, sino a quando i suoi eredi, pochi anni fa, lo cedettero al Comune di Brindisi, per una cifra irrisoria.

Finalmente, nel 2017, il parco è stato restaurato. La sua bonifica e riprogettazione hanno salvaguardato l’originale destinazione del luogo, riportando alla luce i segni del passato e inserendovi un orto-giardino, in cui hanno trovato posto gli ortaggi, le erbe aromatiche (fra cui una collezione di mente) e le erbe selvatiche della tradizione brindisina, coltivati e annaffiati secondo le tecniche antiche per sapevano risparmiare l’acqua, ma anche i fiori ornamentali, anch’essi citazione della storia del luogo: un piccolo roseto di 30 piante di Ibridi di Tea, una siepe di Rose Floribunda, piccole aiuole di pelargoni, agapanti, lantane, lavande e strelizie, una bordura di gelsomini, Plumbago auricolata e un tappeto di verbene.
Il risultato è un giardino incantato, colto e delicato, che pare privato ma invece è aperto al pubblico.

Da non perdere, il meraviglioso Tempietto del Santo Sepolcro, piccola chiesa sconsacrata ricca di testimonianze storiche stratificate e frammenti di affreschi bellissimi. La chiesa si crede sia stata costruita per volontà di Boemondo I, prima alla sua partenza per la Terra Santa, nel 1096, e fu probabilmente il primitivo battistero cristiano della città.
Il monumento si si presenta oggi come un’origine, con l’impianto circolare pressochè completo di quasi 20 metri di diametro; gli scavi eseguiti fra il 1993 e il 1995 hanno riportato alla luce i resti di una domus romana di età imperiale (I – II secolo d.C.).
I frammenti di affreschi alle pareti sono attribuibili ad un periodo compreso tra la prima metà del XIII e il XIV secolo: rivelano strati ancora legati alla tradizione bizantiniana e strati successivi collegati alla pittura serba.

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Contatti

Piazza del Tempietto del Santo Sepolcro - Brindisi(BR)

Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Brindisi: 0831229155

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