Giardino di Ninfa
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Il giardino di Ninfa è un tipico giardino all’inglese nell’area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino. È stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000 per tutelare il giardino storico, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, lo specchio lacustre e le aree circostanti dell’intero complesso.
IL GIARDINO
Nel XVI secolo il cardinale Nicolò III Caetani, amante della botanica, volle creare a Ninfa un “giardino delle sue delizie”, affidando il lavoro a Francesco Cipriani da Volterra che progettò un hortus conclusus, un giardino delimitato da mura con impianto regolare. Ma alla morte del cardinale quella parte di giardino, in cui erano coltivate varietà di agrumi, fra cui il (Citrus cajetani), e allevate trote, fu abbandonato, dopo dopo la morte del cardinale nel 1585.
Nel 1600 di Ninfa non rimaneva quasi più traccia.
Nel 1765 Duca Francesco V fece costruire un nuovo insediamente e si dedicò alla rinascita dell’hortus conclusus ma la malaria lo costrinse ad allontanarsi, lasciando della sua opera le polle d’acqua e le fontane. Nello stesso periodo Papa Pio VI avviò una bonifica delle paludi ma il tutto si concluse in un nulla di fatto.
Alla fine dell’Ottocento i Caetani ritornarono e occuparono di nuovo Ninfa.
Nel 1921 Gelasio Caetani iniziò la bonifica della zona e il restauro di alcuni ruderi di Ninfa, in particolar modo della torre e del municipio, per farne una residenza estiva; contemporaneamente, sotto la guida della madre Ada Wilbraham iniziò a piantare diverse specie botaniche che riportava dai suoi viaggi all’estero e che ben crescevano a Ninfa per via del clima favorevole, molto umido, grazie alla presenza del fiume Ninfa e dalla rupe di Norma che bloccava il passaggio delle nubi più basse provocando frequenti piogge.
I lavori del giardino furono proseguiti proseguiti da Roffredo Caetani, dalla moglie Marguerite Copin e dalla figlia Lelia Caetani Howard: furono le due donne e soprattutto Lelia, durante gli anni Trenta, a conferire al giardino una struttura all’inglese, e l’ultima in particolare aggiunse numerose magnolie, Prunus da fiore e rose rampicanti, accostando colori e lasciando il naturale sviluppo delle piante, e realizzaò anche un rock garden.
Nel Novecento Ninfa ha ospitato diverse personalità di spicco, come Gabriele D’Annunzio, Boris Pasternak, Benito Mussolini. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzata come base per le munizioni da parte dei soldati, che preservarono l’integrità del giardino stesso grazie agli alberi che favorirono la possibilità di mimetizzarsi.
Lelia Caetani morì nel 1977, senza eredi, ultima rappresentante della famiglia Caetani dopo oltre settecento anni, ma prima aveva dato vita ad una fondazione per assicurare la cura della proptietà, chiamata Roffredo Caetani di Sermoneta, che comprende il castello di Sermoneta e il giardino di Ninfa, da molti anni affidata al sapiente Lauro Marchetti.
Dal 1976 intorno al giardino è stata istituita un’oasi Lipu, oggi Parco Naturale del Pantanello, a sostegno della flora e della fauna del luogo, che la bonifica della palude aveva fatto quasi scomparire: comprende boschi, radure, incolti e un sistema di aree umide, con stagni, acquitrini e ambienti paludosi, prati umidi e piccoli corsi d’acqua corrente, che favoriscono la nidificazione dell’avifauna, trovandosi la zona lungo la traiettoria di una delle principali rotte migratoride degli uccelli fra i Paesi africani e il Nord Europa.
Nel 2000 tutta l’area di Ninfa è stata dichiarata Monumento Naturale e nel 2018 il giardino è stato considerato dal The New York Times come il parco più romantico del mondo.
Le piante. Oggi nel giardino di Ninfa crescono varietà di magnolie decidue (Magnolia spp.), betulle (Betula spp.), iris acquatici (Iris pseudacorus), una varietà di aceri giapponesi (Acer palmatum) e ciliegi da fiore (Prunus spp.), viburni (Viburnum spp.), caprifogli (Lonicera spp.), ceanoti (Ceanothus spp.), agrifogli (Ilex aquifolium), clematidi (Clematis spp.), cornioli (Cornus spp.),meli ornamentali (Malus floribunda) e l’albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera).
Molte varietà di rose si arrampicano sugli alberi e sulle rovine, bordano il fiume e i ruscelli, dando vita a un’atmosfera incredibile, remota e raccolta. Infine, nell’ hortus conclusus, vi è un giardino all’italiana del 1600, con piante di agrumi in vaso e vasche popolate da cigni.Il clima mite di Ninfa permette anche la coltivazione di piante tropicali come l’avocado (Persea americana), la gunnera manicata (Gunnera manicata) e i banani (Musa spp.).
ENGLISH
A short journey from hectic Rome to Ninfa will reward the traveler with what the New York Times defined as “the most beautiful garden in the world”. The garden was also voted the most beautiful garden of Italy in 2015. Ninfa’s gardens are located on the ruins of the old city of Ninfa, at the bottom of the Lepini mounts, situated at the junction of the cities of Sermoneta, Norma and Cisterna di Latina.
The old city was founded as a small village or a settlement of a few peasants along the path of via Pedemontana–Volsca that linked Rome to lower Lazio. Its geographical setting was and still is the basis of all its horticultural richness. Via Pedemontana–Volsca in medieval times was the only roadway that was utilized for commercial traffic, since via Appia was rendered unusable by the growing marshes in the Pontina flatlands.
The romantic English-style gardens of Ninfa, situated about 80 km south-east of Rome, have reeived a prestigious European Garden Award from the European Garden Heritage Network (EGHN). Ninfa came second only to London’s Kew Gardens in the “European heritage of gardens and gardening” section of the EGHN network which comprises 190 parks and gardens in 14 countries.
The recognition was awarded to the president of Ninfa garden’s Roffredo Caetani Foundation, Tommaso Agnoni, who said that Ninfa is now a “point of reference throughout Europe.” Considered by the New York Times as “the most beautiful and romantic garden in the world”, Ninfa has more than 1,000 shrubs, plants and flowering trees spread out over its eight-hectare site.
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Contatti
Via Provinciale Ninfina 68 - 04012 Cisterna di Latina(LT)
Altre info
Il giardino è aperto al pubblico solo alcuni giorni all'anno, per preservarne gli equilibri; nel 2016, dal 28 marzo al 6 novembre, nelle date: Marzo 27 e 28 - Aprile 2, 3, 10, 17, 24 e 25 - MaggIngresso a pagamento: individuale 12.00 euro; minori al di sotto degli 11 anni, accompagnati da un genitore gratuito; Hortus Conclusus (facoltativo) 2.00 euro. Visite guidate per gruppi: minimo 30 visitatori 8.00 euro; centri anziani minimo 45 visitatori 5.00 euro; da 0 a 4 anni gratuito; da 5 a 10 anni 4.00 euro
Il giardino è aperto al pubblico solo alcuni giorni all'anno, per preservarne gli equilibri; nel 2016, dal 28 marzo al 6 novembre, nelle date: Marzo 27 e 28 - Aprile 2, 3, 10, 17, 24 e 25 - Maggio 1°, 7, 8, 15, 22 e 29 - Giugno 2, 4, 5 e 19 - Luglio 2 e 3 - Agosto 6, 7 e 15 - Settembre 3 e 4 -Ottobre 1° e 2 - Novembre 6
marzo - aprile - maggio - giugno 9,00 - 12,00 14,30 - 18,00 / luglio - agosto - settembre 9,00 - 12,00 15,00 - 18,30 / ottobre - novembre 9,00 - 12,00 14,00 - 16,00