Giardino di Villa Trinità – Etna Botanic Garden
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A Mascalucia, vicino a Catania, a 450 metri sul mare, sorgono Villa Trinità e il suo giardino botanico. I proprietari, la famiglia Bonajuto, l’hanno conservata nel tempo, preservandone le caratteristiche antiche.
La villa, che fu costruita nel 1609, sopra residui di civiltà ellenistiche e romane e di colate laviche pietrificate risalenti al 1382, per essere una tenuta di campagna, della quale ancora conserva l’aspetto, prende il nome dalla vicina chiesa della Santissima Trinità.
Sino al 1800 l’attività prevalente fu la produzione di vino, proseguita sino ai primi del 1900, periodo in cui i Bonajuto, da buona famiglia aristocratica, si trasferì in campagna per assistere alla vinificazione.
Nel 1960 venne iniziata la coltivazione di agrumi e, dagli anni Ottanta in poi, la villa divenne dimora fissa della famiglia.
Le piante
Il giardino si estende per circa tre ettari, all’interno dell’agrumeto, ed è stato creato dall’attuale proprietario, Salvatore Boanjuto, dottore agronomo, paesaggista e pittore, conservando le testimonianze del passato.
Tra le colate di lava pietrificata, resti di antiche eruzioni dell’Etna e dell’agrumeto, ha piantato alberi e arbusti esotici, gruppi di palme e piante succulente. Tra queste, numerose agavi, aloe, Cycadaceae e Cactaceae di tutto il mondo, iris, Chorisia speciosa, che si fa notare grazie al tronco ricoperto di spine, il falso albero del pepe (Schinus molle), una collezione di querce (Quercus spp.), il pistacchio (Pistacia lentiscus), sorbi, azzeruolo Crataegus azarolus e salvie.
Numerose le piante da frutto, secondo la tradizione siciliana: fichi d’India (Ficus indica), cachi (Diospoyros kaki), noci (Juglans regia), peri, una collezione di 18 varietà siciliane di fico (Ficus carica). Una zonadedicata alla macchia mediterranea, intorno a un antico bagolaro (Celtis australis), che ormai ha raggiunto grandi dimensioni.
L’irrigazione di alcune coltivazioni avviene attraverso le “saie”, canalette realizzate nel terreno nelle quali scorre l’acqua; i sentieri sono quelli tradizionali in pietra, chiamati “rasule”; una vasca naturale in pietra lavica, detta “gebbia”, raccoglie l’acqua piovana e attira gli uccelli, le gru in particolar modo, che migrano verso sud.
È un giardino pieno di fascino, luci che filtrano fra le fronde, angoli ombrosi, pietre, gradini di lava, bracieri, vecchi arredi, antichi manufatti e sculture contemporanee.
Arte in giardino. Negli ultimi anni Salvatore Bonajuto sta arricchendo il giardino di sculture e altre opere di artisti contemporanei, tra cui Le Orme, di Gino Casavecchia; Gusci, di Marco Nones; Ombra della sera e Cubo con sfera, di Cosimo Allera; L’Oiseau Rouge di Jacques Baslére,
La mostra mercato: il secondo fine settimana di giugno il giardino di Villa Trinità ospita la mostra mercato di piante e arredi per il giardino mediterraneo “Dove Fiorisce la Jacaranda”.
I corsi: i visitatori possono partecipare a corsi di cucina siciliana o ai lavori agricoli, in base alla stagione, quali vendemmia, raccolta delle olive e degli agrumi.
Ospitalità: Villa Trinità comprende un delizioso agriturismo diffuso nel giardino, Etna Botanic Garden, che offre due camere e sei appartamenti.
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Contatti
Via Trinità 34 - Mascalucia(CT)
095 7272156
info@aziendatrinita.it
Altre info
Biglietto 8 euro
Aperto tutto l’anno, anche per piccoli gruppi