Goja del Pis
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A pochi chilometri da Torino si trova questo piccolo lago di 30 metri di diametro, circondato da pareti rocciose, nel quale si getta una cascata, chiamata in dialetto pis, alta una quindicina di metri. Il lago, non molto profondo e con acqua fresca e cristallina, è il posto perfetto per trovare un po’ di refrigerio dalla calura cittadina.
Il salto del Pis deve le sue forme a centinaia di migliaia d’anni di erosione operata dalle acque su rocce particolarmente dure che, proprio per questa loro caratteristica, hanno limitato l’azione delle acque stesse: si tratta di serpentiniti, rocce ricche di ferro e magnesio, derivanti da magmi di antica crosta oceanica.
Tuttavia, l’approfondimento ed il modellamento del vallone non si è interrotto neppure durante le glaciazioni: in quei lunghi e gelidi periodi le acque infatti hanno agito anche sul fondo del ghiacciaio con un’energia se possibile ancor più intensa considerata la pressione in un ambiente compresso fra ghiaccio e roccia. Alcune forme concave nella roccia della Goja del Pis risalgono proprio al vorticoso mulinare di sassi imprigionati dalla corrente in anfratti e solchi.
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