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L’habitat rupestre di Massafra occupa un posto centrale nel sistema delle gravine e conserva imponenti testimonianze del passaggio umano nell’arco di tempo dal V sec. a.C. fino al XVII sec.
Il centro urbano attuale, costruito e sovrapposto all’antico nucleo abitativo, si estende lungo la gravina San Marco, sul cui ciglio si affaccia la città stessa.

Il villaggio rupestre sembra essere stato abbandonato nel XV secolo, ma gli abitatori migrarono nella vicina gravina Madonna Scala in un agglomerato di case meno popolato, chiamato “Galitro”.

Nei villaggi si notano bene i segni di un’organizzazione urbana antica fatta di percorsi, sentieri, rampe di scale, depositi di sementi, sistemi di canalizzazione e raccolte dell’acqua piovana, strutture produttive quali frantoi e trappeti.
Nella gravina di San Marco sono state costruite tre chiese di grande rilievo: Santa Marina, San Marco e la più nota cripta della Candelora.

Nella gravina della Scala vi sono il mistico santuario della Madonna della Scala, la chiesa rupestre Madonna della Buona Nuova e le grotte del Ciclope e del mago Greguro.

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