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L’Hortus Conclusus è l’opera del maestro Mimmo Paladino, esponente della Transavanguardia Italiana, realizzata nel 1992 insieme all’architetto Roberto Serino, all’architetto Pasquale Palmieri e al lighting designer Filippo Cannata, in uno degli orti del Convento di San Domenico a Benevento.
L’Hortus è un’installazione artistica che cela un intrigante percorso iniziatico, espressione di un antico e complesso sincretismo culturale, attraverso citazioni storiche, mitologiche, bibliche, alchemiche, psicoanalitiche, numerologiche, massoniche. Per raggiungere questo obiettivo, l’Hortus si suddivide in due parti: una più criptica, più arborea e meno solare, e una seconda più aperta e luminosa, che accoglie la maggioranza delle sculture.
Le figure più significative sono: un cavallo di bronzo, con la maschera aurea sul volto; un enorme disco, collocato al centro dello spazio; una figura con lunghissime braccia che funge da fontana; una conchiglia, una campana, una testa equina, un teschio di bucranio con le corna allungate e disteso sulla pietra lavica. Fra le opere dell’artista fanno comparsa pezzi di colonne, capitelli, frontoni, che evocano la storia della città .

LE PIANTE
Nel suo progetto, l’artista si è avvalso di molte specie vegetali simboliche come le rose (simbolo del sangue divino), gigli (simbolo di purezza) e palme (simbolo di gloria) Chamerops humilis, un tiglio (Tilia spp) ed un castano (Castanea sativa), posti su di un rilievo del terreno, tre ulivi (simbolo della pace), bambu (simbolo di coerenza e rigore morale), un albero di Giuda (Cercis sSiliquastrum), un noce (Juglans regia).

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